Due esercizi commerciali chiusi per il mancato rispetto delle norme anti Covid, diciotto sanzioni elevate e tre verbali spediti ad altrettante persone dopo le verifiche sulle autocertificazioni ritirate dagli agenti. Tutto questo su oltre mille persone controllate dagli agenti. È questo il primo bilancio dei controlli sul territorio effettuati dalla Polizia locale di Reggio Emilia dall’entrata in vigore della Zona rossa.

Dal 15 marzo – data di inizio delle limitazioni anche a Reggio Emilia – ad oggi, gli operatori del Comando hanno ritirato complessivamente mille autocertificazioni e sanzionando diciotto persone per la violazione delle attuali norme di contrasto alla pandemia.

Di tutte le autocertificazioni ritirate, seicento sono già state verificate dagli uffici del Comando, e sono stati elevati ulteriori tre verbali, perché la causa dello spostamento non rientrava tra le motivazioni previste dal Dpcm: dai successivi controlli, infatti, le motivazioni addotte dalle persone – ossia di trovarsi sul tragitto casa-lavoro – erano risultate del tutto mendaci.

Infine, sono due gli esercizi commerciali chiusi per violazioni alle norme anti Covid. Nel primo caso si tratta di un Kebab in via Roma dove, durante i controlli effettuati la scorsa settimana dagli agenti del Centro storico, è stato accertato il mancato utilizzo della mascherina sia da parte di un cliente, che ne risultava privo, sia dal gestore che invece l’aveva abbassata sotto il mento senza proteggere le vie respiratorie. Entrambi sono stati sanzionati e il locale chiuso per cinque giorni.

Sempre il mancato rispetto delle norme per il contenimento del Coronavirus è costato il verbale ad un negozio per la vendita di prodotti di bellezza di via Emilia San Pietro: anche in questo caso il locale è stato chiuso per cinque giorni.

 

 

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