I Vigili del Fuoco di tutta Italia, sono impegnati in una importante attività nazionale di addestramento e simulazione, mirata a rendere sempre più tempestiva ed efficiente la risposta del Corpo alle grandi emergenze. Obiettivo delle simulazioni “per posti di comando”, ovvero limitate all’attivazione della piramide di coordinamento e della disponibilità reale dei moduli operativi sul territorio, è quella di mettere a punto il sistema di comunicazione dati e attivazione chiamato “bottone rosso”. Si tratta di una procedura che permette di conoscere in tempo reale le risorse distribuite sul territorio immediatamente disponibili e di attivarle in base ad una stima delle possibili necessità operative.
Accanto alla verifica dell’organizzazione nazionale, a livello locale sono state coordinate diverse situazioni di addestramento “in campo” in cui il personale dei Vigili del Fuoco è impegnato nell’uso di attrezzature speciali e sistemi informatici all’avanguardia su vari scenari operativi, dall’evento sismico a quello alluvionale.
Questa settimana, a partire dal due novembre – come noto -, si è avviata la fase dedicata all’Emilia Romagna.
Scenario principale è stata la simulazione di un sisma di magnitudo di 5.1 avente epicentro nella provincia di Modena. Conseguentemente all’allarme, scattato alle 9.15 del due novembre, sono stati istituiti i centri di comando regionale presso la Direzione Regionale e di distretto del cratere, presso il Comando di Modena e dato il via alla prova del sistema di comunicazione per la mobilitazione nazionale; mobilitazione che potrebbe garantire, in caso di evento reale, la messa in campo di oltre mille uomini.
Nell’ambito dello stesso scenario sono state effettuate attività di addestramento pratico con: la zonizzazione delle zone colpite attraverso sistemi di rilevamento e di topografia applicata al soccorso, l’allestimento di un campo base soccorritori presso il polo fieristico di Rimini e manovre di puntellamento di edifici pericolanti a Reggio Emilia.
Accanto all’evento principale sono stati previsti scenari di tipo alluvionale con due aree di addestramento: sul fiume Po a Boretto e ai laghi Curiel di Campogalliano. In queste due aree i Vigili del Fuoco stanno simulando attività in ambiente fluviale e lacustre con operazioni di ricerca e soccorso persone e recupero e incendio imbarcazioni.
A queste simulazioni di maxi emergenza sono affiancate, in ciascun Comando provinciale, esercitazioni su argomenti rilevanti nell’attività quotidiana dei Vigili del Fuoco. In particolare, l’approfondimento delle nuove tecniche e attrezzature di spegnimento recentemente adottate dal Corpo Nazionale; l’evoluzione dell’alimentazione dei veicoli con sistemi ibridi e full electric e delle conseguenti operazioni di soccorso in caso di incidente stradale e incendio; le tecniche e procedure di ricerca persona in ambiente collinare non antropizzato.
L’attività di addestramento proseguirà ancora per alcuni giorni in modo da permettere al maggior numero di Vigili del Fuoco di partecipare alle manovre.