Tra un paio di giorni per andare dal parrucchiere, dall’estetista, dal tatuatore ma anche da chi si occupa dei nostri animali domestici occorrerà il green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone. “Gli operatori, quindi, dovranno verificare la validità del certificato non solo per i dipendenti, ma anche per i clienti – commenta Marcello Montorsi, presidente di CNA Benessere e Sanità Modena – un provvedimento impegnativo, ma che facciamo nostro con la speranza che possa essere utile per scongiurare nuove chiusure”.
“La nostra attività di controllo – sottolinea Montorsi – contribuisce a controllare la diffusione del virus. Si tratta dell’ulteriore testimonianza del valore che queste attività offrono alla comunità non solo sotto l’aspetto meramente economico. Per questo, se il green pass contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo, ben venga il suo controllo”.
Ma questa ulteriore stretta comporta un rischio: che, come già accaduto durante i lockdown, questo obbligo determini un’ulteriore spinta per l’abusivismo”.
“Chiediamo a tutti i comuni di alzare ancora di più la guardia rispetto a questo fenomeno, non solo per le sue conseguenze economiche, ma anche per quelle sanitarie. La categoria da ormai due anni impegna tempo e risorse per rispettare i protocolli di sicurezza, un impegno concreto contro la diffusione del virus. Ecco perché il contrasto all’abusivismo in questo caso diventa ancora più importante”.