“Dalle materie prime al prodotto finito. I rincari in atto rischiano di scardinare il sistema del consumo e per danneggiare da subito i più fragili e i lavoratori” a commentarlo è Domenico Chiatto, segretario Cisl Emilia centrale che, con Adiconsum ha analizzato il fenomeno in atto. “Per quanto apprezzabile, il ricorso a un nuovo stanziamento di risorse da parte del Governo per alleviare il caro bollette conferma quanto da noi sostenuto da tempo, e cioè che il problema non si risolve con interventi-tampone”.

Il caro energia è, quindi, documentato dall’Adiconsum, l’associazione a tutela dei consumatori promossa dalla Cisl. Sono stati confrontati i costi energetici di novembre-dicembre 2020/2021 sulle bollette arrivate a migliaia di utenze reggiane. I rincari sono stati in un anno mediamente 350% il gas e del 330% per l’energia elettrica. Le bollette, la cui composizione deriva oltre che dal consumo da imposte e spese accessorie, aumentano così di oltre l’80% per il gas e oltre il 60% per l’energia elettrica”.

“Questi rincari finiscono direttamente nel carrello – spiega Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum –. Proprio in questi giorni osserviamo rincari anche del 15% del costo della spesa, in una sola settimana. Perché questo avviene? Il rincaro dell’energia nel produrre pane, abbinato a quello del grano duro, ha determinato aumenti anche del 60% nel costo di produzione della pasta viene poi scaricata sul consumatore. Così anche per altri prodotti, tra i quali – inosservato – il sensibile aumento dei carburanti col gasolio alla pompa stabilmente sopra 1,5 euro al litro. Una situazione insostenibile per i meno abbienti”.

L’associazione consumatori della Cisl chiede l’alleggerimento della bolletta eliminando le accise e tutte le voci non pertinenti ai consumi energetici; il trasferimento di alcuni oneri generali di sistema sulla fiscalità generale; il contenimento dell’Iva e della tassazione; l’aumento del bonus sociale e del tetto Isee per accedervi; l’adozione di interventi per assicurare apparecchiature più efficienti per i disagiati economicamente; la creazione di un fondo sociale per i consumatori vulnerabili; un albo dei venditori per il mercato libero con accesso consentito solo dietro garanzie fidejussorie.

 

 

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