ROMA (ITALPRESS) – A fine 2020 la ricchezza netta delle famiglie italiane è pari a 10.010 miliardi di euro, 8,7 volte il loro reddito disponibile, registrando una crescita dell’1% (circa 100 miliardi) rispetto al 2019. Le abitazioni, che hanno costituito la principale forma di investimento delle famiglie, rappresentano quasi la metà della ricchezza lorda, per un valore di 5.163 miliardi. Le attività finanziarie hanno raggiunto 4.800 miliardi, in crescita rispetto all’anno precedente, soprattutto per l’aumento di depositi e riserve assicurative. E’ quanto emerge dal rapporto “La ricchezza dei settori istituzionali in Italia”, realizzato da Istat e Banca d’Italia.
Il totale delle passività delle famiglie, pari a 967 miliardi, è rimasto pressochè stabile rispetto al 2019. Nel confronto con alcune economie avanzate, la ricchezza netta delle famiglie italiane resta elevata se rapportata al reddito lordo disponibile mentre è tra le più basse se rapportata alla popolazione.
La ricchezza netta delle società non finanziarie a fine 2020 è risultata pari a 1.053 miliardi di euro. Il totale delle attività del settore ammonta a 4.934 miliardi di cui il 60% costituito da attività non finanziarie. La componente finanziaria, pari a 1.965 miliardi, ha registrato un aumento rispetto al 2019, grazie principalmente all’incremento dei depositi. Nello stesso periodo è diminuito, invece, il valore del patrimonio reale, rappresentato soprattutto da immobili non residenziali e impianti e macchinari. Le passività finanziarie si sono lievemente ridotte, mantenendo le imprese italiane tra le meno indebitate nel confronto internazionale.
(ITALPRESS).

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