La “Baracchina di Piero” è stata nuovamente imbrattata da mani ignote che vi hanno tracciato una svastica nazista.
La storica Baracchina che si trova in prossimità del ponte sul Crostolo a San Pellegrino e che, nella seconda metà del 700, era stata realizzata e utilizzata, dapprima, da un maniscalco per la ferratura dei quadrupedi in transito, poi, dopo la grande guerra, divenne sede di un fabbro ed infine, nel secondo dopoguerra, si trasformò nell’officina del meccanico di biciclette Piero Canovi che era stato un combattente partigiano nella lotta di liberazione.
Quella officina oltreché di riparazioni di biciclette divenne anche un punto d’incontro per tanti ex partigiani e democratici che transitavano in zona e discutevano non solo dei tempi passati ma anche dell’attualità politica.
Si è voluto così, a distanza di pochi mesi dal precedente sfregio, colpire uno dei simboli della storia antifascista e democratica della nostra città.
La sezione Anpi di San Pellegrino e il Comitato Provinciale condannano con sdegno il vile gesto e richiamano, a tutti, la necessità di vigilare su ogni segnale di intolleranza e sottolineano la esigenza di non sottovalutare fenomeni e tentativi che vogliono riattualizzare e riproporre idee e comportamenti che con la sconfitta del fascismo e nazismo sono stati condannati dalla storia del nostro paese e dell’Europa intera.
La ricorrenza della giornata della memoria ci riporta alla mente drammatici fatti, di cui la croce uncinata ne fu un emblema, che tutti dovremmo conoscere e condannare senza alcuna esitazione.