Velocizzare il percorso di efficientamento e riduzione del fabbisogno energetico, evitando che i costi delle bollette impediscano a famiglie e imprese di investire nelle rinnovabili. È questo l’obiettivo del Partito democratico del Distretto Ceramico che raccogliendo segnalazioni e dati intende portare a Regione e Parlamento le istanze del territorio riguardo il caro energia, proponendo nelle prossime settimane iniziative di confronto con questo obiettivo.

Sei le proposte sul tavolo: in primo luogo l’adozione da parte dei Comuni del Piano Energetico Comunale, premessa delle politiche energetiche locali. Piano su cui diverse amministrazioni del Distretto stanno lavorando. Per raggiungere l’obiettivo è poi impossibile prescindere dai fondi europei del Pnrr in cui la transizione ecologica è uno degli assi strategici trasversali “e la missione 2 ‘rivoluzione verde e transizione ecologica’ – dicono gli esponenti Dem -, che conta su oltre 50 miliardi di euro, deve vedere il nostro Distretto protagonista in progetti su risparmio energetico, rinnovabili e idrogeno. Nella pianificazione locale dei servizi sociali e sanitari per il triennio 2021-2023, l’Unione dei Comuni del distretto ceramico inserisca progetti di contrasto alla povertà energetica, sperimentando la figura del TED (tutor energetico domestico). Mentre le agevolazioni fiscali per ristrutturazioni o nuovi impianti, vanno collegate al Pug Piano urbanistico generale, per orientare il governo del territorio alla transizione energetica.  Con 2083 impianti fotovoltaici negli 8 comuni, il nostro territorio si candida per le Comunità Energetiche grazie ai contributi del Pnrr. Dobbiamo in questo caso favorire la formazione di gruppi di acquisto di energie, accreditati presso Arera (Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità) ottenendo per gli associati le migliori condizioni sul mercato.

Infine va riconsiderato il rapporto con le aziende fornitrici di energia. È fondamentale in questa fase dare informazioni corrette ai consumatori, orientando le loro scelte a fornitori di energia rinnovabili, spingendo quindi il mercato in questa direzione. Ci è chiaro che siamo nel conflitto tra vecchio e nuovo paradigma energetico. Nel 2020 oltre 2 milioni di famiglie erano in condizione di povertà energetica, ma è prevedibile che coi rincari aumenteranno. Le imprese, dall’automotive, all’alimentare, al commercio, alle ceramiche hanno ridotto o addirittura sospeso la produzione per la difficoltà a far fronte ai costi dell’energia. Per il terzo settore la pandemia e l’aumento dei costi energetici, hanno causato la riduzione delle attività o la chiusura; il più colpito è il settore sportivo. I Circoli del Pd del Distretto mettono quindi a disposizione queste proposte per avviare il confronto e per raccogliere ulteriori idee e suggerimenti. La sfida è enorme, abbiamo bisogno di tutti e di tutte”.

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