Come ogni anno nei periodi di magra (invernale ed estiva) si ripresenta puntuale l’insabbiamento a ridosso degli impianti idrovori di Boretto (RE).
Complice il drastico calo di portata del Fiume Po e la scarsa piovosità (da circa due mesi), riemerge l’imponente quantità di detriti che costringono il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ad una lotta contro il tempo per liberare l’area prima dell’avvio del prelievo irriguo più corposo a beneficio delle aree agricole produttive delle province di Reggio Emilia, Modena e parte del Mantovano.
Ormai la criticità è manifesta da tempo, il problema ha assunto caratteri endemici causando non pochi disagi e costi ulteriori e il tutto è stato ripetutamente segnalato nel corso del tempo agli organi idraulici che hanno competenza diretta sul Grande Fiume. Lo staff tecnico dell’Emilia Centrale, per consentire il migliore esercizio per il prelievo irriguo e di quello scolante in caso di precipitazioni, sta provvedendo “in house” ad eseguire un intervento di rimodellazione di un tratto anche dell’alveo del Canale Derivatore (Parmigiana/Moglia).
L’intervento consiste nella rimozione dei materiali di sedimentato in alveo a partire proprio dal manufatto della Chiavica di derivazione dal fiume Po, fino all’ex impianto idrovoro Boretto Vecchio; il volume di materiale da esportare, a seguito di rilievo plano-altimetrico, e stato stimato in 16.000 metri cubi.