Con la sentenza emessa oggi il Tar di Bologna ha respinto il ricorso degli operatori commerciali della Piazzola, definitivamente chiarendo che il Comune di Bologna ha agito correttamente.
La vicenda era iniziata nel 2016 quando il Comune aveva approvato la revisione del Piano delle aree e dei posteggi per il commercio su aree pubbliche, ed aveva ridotto l’organico del mercato settimanale della Piazzola da 340 a 290 posteggi, per motivi relativi alla sicurezza ed alla vivibilità del mercato che, ancora oggi, è il più grande ed importante della città.
A seguito della gara per l’assegnazione dei posteggi, nel 2017, erano rimasti esclusi dalle assegnazioni 27 operatori, ai quali, quando nel 2020 era diventata operativa la riduzione del mercato, l’Amministrazione aveva anche proposto la collocazione temporanea, nelle more della definizione del giudizio, in alcune aree alternative.
Gli operatori esclusi avevano presentato ricorso al Tar, rivendicando il loro diritto ad essere reinseriti nel mercato per un meccanismo di proroghe automatiche intanto approvato dal legislatore.
Il Comune, durante la complessa vicenda giudiziaria, aveva chiarito la non applicabilità della proroga automatica ai ricorrenti in quanto la loro riallocazione in Piazza VIII Agosto, era in netto contrasto con la volontà e la necessità di ridurre il numero dei posteggi per motivi legati, appunto, alla sicurezza dell’area mercatale.
Oggi, finalmente il Tar si è espresso, dichiarando il ricorso infondato nel merito.
Il Tar ha riconosciuto valide le argomentazioni del Comune, riconoscendo in particolare che la Piazzola fosse stata oggetto di un progetto di riqualificazione e riorganizzazione per la necessità di liberare alcune aree dai posteggi al fine di garantire le condizioni di piena accessibilità e sicurezza di cui alle normativa vigente.
In particolare il Tar oggi afferma che è del tutto condivisibile la posizione dell’Amministrazione comunale, per cui i provvedimenti oggetto dell’odierna impugnazione portano a esecuzione gli atti di riqualificazione e riorganizzazione del mercato adottati nel 2016 e il confronto comparativo concluso nel 2018, ha medio tempore rispettato le proroghe automatiche disposte ex lege fino al 31/12/2020.