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Il percorso verso la dismissione delle Fonderie Cooperative, anche in relazione all’impatto ambientale sul territorio, alla rigenerazione urbana dell’area e alle prospettive lavorative per i dipendenti, costituisce uno degli argomenti principali della seduta di giovedì 17 febbraio del Consiglio comunale di Modena, con un’interrogazione presentata da Sinistra per Modena a cui risponde l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli. La seduta è convocata nell’aula consiliare, nel rispetto delle disposizioni sanitarie contro la diffusione del Coronavirus, ma con la possibilità per i consiglieri di partecipare alle attività pure da remoto, collegandosi in teleconferenza. I cittadini possono seguire in diretta streaming i lavori connettendosi al sito istituzionale dell’ente (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).

La seduta inizia alle 15 con la trattazione di cinque interrogazioni incentrate sui temi della pavimentazione di corso Canalchiaro (proposta da Modena civica); del dialogo con i rappresentati sindacali e la situazione dei mezzi di Seta (Movimento 5 stelle); della sicurezza e della rigenerazione dello spazio verde pubblico di via Donati (Pd); della situazione degli abbandoni scolastici e del riorientamento, anche in rapporto all’attività del centro Memo (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia).

L’ultima istanza è dedicata appunto alle Fonderie cooperative di via Zarlati, sulla cui dismissione si fa quindi il punto. Lo scorso 31 gennaio è scaduta l’Autorizzazione integrata ambientale per l’attività di Fonderie cooperative e Arpae ha comunicato alla società di via Zarlati di non concedere la proroga richiesta in virtù degli accordi di interruzione dell’attività già presi da tempo, anche a conferma del parere espresso con una lettera all’Agenzia dalla stessa Amministrazione comunale nel mese di gennaio.

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale, contestualmente alla decisione di non concedere la proroga, ha comunicato a Fonderie cooperative la diffida e la sospensione dell’attività dell’azienda per inadempimenti in tema di gestione rifiuti, provvedimenti che la società ha impugnato presentando ricorso al Tar potendo anche riprendere temporaneamente l’attività produttiva. Nei giorni scorsi il Comune, Arpae e Ausl hanno deciso di costituirsi in giudizio contro tale ricorso; il decreto del Tribunale amministrativo regionale rimarrà efficace temporaneamente, cioè fino all’udienza collegiale in Camera di consiglio fissata per il 9 marzo, durante la quale deciderà l’istanza di misure cautelari con ordinanza che avrà efficacia fino alla sentenza di merito.

Dopo l’appello, alle 16.30, l’Assemblea ha in programma la discussione di sei ordini del giorno, a partire dalla mozione sulla Giornata della memoria 2022 presentata da Pd, Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi e Modena civica. Gli altri ordini del giorno riguardano la sicurezza sul lavoro e la tutela dei lavoratori (Modena sociale); la solidarietà e il sostegno alla popolazione di Cuba (due distinte mozioni presentate da Pd e da Forza Italia); il ripristino, non solo estetico e conservativo ma anche funzionale, della fontana della “Fanciullina con canestro di frutta” (Lega Modena); il sostegno al trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi e Modena civica).

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