Nell’ambito dello sciopero nazionale del 23 febbraio delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo TIM, sono previste manifestazione articolate anche a livello regionale. Per l’Emilia-Romagna la manifestazione si terrà davanti alla sede della Regione, in via Aldo Moro a Bologna, dalle ore 10:00 alle ore 12:30.

“Lo sciopero e le manifestazioni – spiegano CGIL, CISL, UIL, SLC CGIL, FisTel CISL e UilCOM UIL Emilia-Romagna – servono a scongiurare uno scorporo della rete di TIM o qualsiasi tentativo di frantumazione del gruppo, che priverebbe definitivamente il Paese di un’azienda di riferimento nel mercato internazionale delle infrastrutture di telecomunicazione, aprendo una ennesima crisi occupazionale del settore.

Riteniamo che questo avrebbe anche pesanti ripercussioni su quel diritto alla connettività determinante per le nuove forme digitali di lavoro (come lo smart working), per la digitalizzazione dei servizi della  Pubblica Amministrazione, per lo studio  (non solo DAD) e più in generale per un diritto universale di accesso di ogni cittadino alla banda larga.

Tutto questo avviene nel più completo silenzio, verrebbe da dire disinteresse, del Governo, che anzi regala al libero mercato anche dei bandi “spezzatino” per la realizzazione della rete in fibra a banda ultralarga.

Riteniamo – concludono CGIL, CISL, UIL, SLC CGIL, FisTel CISL e UilCOM UIL E-R – che questa vertenza sia non solo dei lavoratori del settore delle Telecomunicazioni, ma di tutti i cittadini di questo Paese, e chiediamo alla Regione sostegno alla nostra vertenza e l’apertura immediata di un tavolo di confronto nel quale valutare ed assumere tutte le conseguenti necessarie iniziative affinché gli obiettivi previsti nel Patto regionale per il lavoro e per il clima per per la realizzazione di una “rete unica” e il diritto alla connettività siano raggiunti”.

 

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