L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di gennaio 2022 sul territorio comunale di Modena, risulta in aumento sia su base tendenziale annua (+ 4,7 per cento) sia su base congiunturale rispetto al mese di dicembre 2021 ( +1,8 %). L’inflazione prosegue quindi la sua accelerazione, con i prezzi di energia elettrica e combustibili che si confermano i principali protagonisti di una spinta inflazionistica continua. È quanto emerge dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat.

Gli indici dei prezzi al consumo dello scorso gennaio 2022 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che, già dalla fine di maggio, la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale della maggioranza delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.

In particolare, in gennaio i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in forte salita (+ 3 %) sul totale dei beni; ciò è dovuto in larga parte all’accelerazione dei beni energetici (+ 15,9 %) che, specialmente per la componente regolamentata, aprono il primo trimestre dell’anno in netta ascesa. Segno positivo anche per i beni alimentari (+1,3%), mentre sono stabili i tabacchi e gli altri beni. Il totale dei servizi risulta in modesto aumento rispetto a dicembre (+ 0,2 %): nello specifico, segno più per i servizi relativi all’abitazione (+1,1%), i servizi ricreativi e culturali (+ 0,5 %) e i servizi vari (+ 0,1 %). In calo i servizi relativi ai trasporti (-1,2 %). Invariati i servizi relativi alle comunicazioni.

La divisione “Abitazione, acqua, energetici” (+ 12,8 %) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante: i crescenti forti rincari di energia elettrica e gas di rete pesano fortemente sull’andamento della divisione (così come sull’intero indice di inflazione). In salita, decisamente meno marcata, anche affitti e spese condominiali. “Alimentari e bevande analcoliche” fa segnare + 1,3%: con l’eccezione di zucchero, confetture e dolciumi, tutte le classi di spesa interne alla categoria sono in crescita, in particolar modo; i vegetali; acque e bevande analcoliche; pesci e prodotti ittici; carni e frutta. L’incremento per “Bevande alcoliche e tabacchi” è dell’1 %, con un’accelerazione da parte di alcolici, vini e birre. Immutati i prezzi dei tabacchi. Registrano un + 0,6 % sia “Ricreazione, spettacolo e cultura” sia “Servizi ricettivi e ristorazione”. Nella prima divisione salgono le spese dei computer; articoli per giardinaggio, servizi ricreativi e sportivi, pacchetti vacanza (influisce pesantemente il periodo di festa di inizio mese), col segno meno per animali domestici e relativi prodotti; e i libri e i supporti di registrazione. Nella seconda, i servizi di alloggio beneficiano del periodo festivo conclusosi a inizio gennaio e segnano un buon aumento, affiancato anche da ristoranti e bar, che crescono più modestamente. Aumento lieve anche per “Altri beni e servizi” (+ 0,3 %): crescono i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, servizi bancari, i servizi sociali e i parrucchieri e centri bellezza, ma c’è il segno negativo per la gioielleria e gli effetti personali. Infine, “Mobili, articoli e servizi casa” vede un + 0,2 % e sono diverse le classi di spesa che segnano un aumento: servizi per la pulizia e la manutenzione della casa; piccoli elettrodomestici; cristalleria; articoli tessili per la casa. Da segnalare, per contro, la flessione di mobili e arredi, classe di spesa più influente per la ponderazione della categoria.

La divisione che, al contrario, nel mese di gennaio 2022 registra il calo più significativo, per quanto moderato, è “Trasporti” (- 0,4 %): i cali, dovuti principalmente a fattori stagionali, di trasporto su rotaia, aereo e servizi relativi ai mezzi di trasporto privati, portano alla flessione dell’intera categoria, all’interno della quale è però significativo segnalare gli aumenti dei carburanti e della manutenzione dei mezzi privati. L’ultima variazione riguarda “Abbigliamento e calzature” (- 0,1 %): sebbene si registri un debole aumento dei prezzi delle calzature, il lieve calo delle spese sugli indumenti (classe più “pesante” della divisione) determina il complessivo segno negativo.

Ancora invariati i settori di spesa relativi a “Istruzione” e “Servizi sanitari e spese per la salute”; nessuna variazione anche per “Comunicazione”.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.

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