«Chi ha paura lavora male. Quello della violenza, fisica o verbale, è un problema molto sentito dai lavoratori della sanità e noi sindacati riceviamo spesso segnalazioni che dimostrano un clima inaccettabile per chi deve assistere e curare i cittadini».
Lo afferma Alfonso Bracigliano, sindacalista della Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale, a proposito della Giornata contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che si celebra domani – sabato 12 marzo – in tutta Italia.
«I dati diffusi oggi da Ausl Modena, Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e ospedale di Sassuolo – dichiara Bracigliano – confermano che il fenomeno ha superato il livello di guardia. Servono efficaci misure anti-aggressione a tutela degli operatori sanitari. Apprezziamo le azioni di contrasto messe in campo negli ultimi anni, ma evidentemente non bastano.
Le aziende sanitarie, la cui missione è garantire il benessere fisico, psichico e sociale dei cittadini, hanno lo stesso dovere nei confronti dei propri dipendenti».
Per la Cisl Fp sono necessari modelli organizzativi univoci che facilitino la prevenzione degli episodi violenti, partendo dai punti più esposti: pronto soccorso, 118, servizi di psichiatria.
«È uno degli obbiettivi di rivendicazione dei nostri candidati alle prossime elezioni per il rinnovo delle rsu (rappresentanze sindacali unitarie) che si terranno il 5, 6 e 7 aprile nelle aziende sanitarie pubbliche modenesi – sottolinea Bracigliano – I lavoratori non devono sentirsi soli.
La campagna #rispettachicura è condivisibile, ma nella migliore delle ipotesi avremo risultati nel medio periodo. Nel frattempo bisogna formare il personale nella gestione di situazioni critiche, assicurare supporto psicologico a chi ha subito aggressioni fisiche e/o verbali, incoraggiare i lavoratori a segnalare prontamente gli episodi e – conclude il sindacalista della Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale – facilitare il coordinamento tra aziende, sindacati e autorità di pubblica sicurezza per debellare definitivamente un fenomeno dannoso per l’intera comunità».