Preoccupa la Cisl la corsa dei prezzi al consumo, che il servizio statistica del Comune di Modena calcola in aumento del +5% su base tendenziale annua.

«La situazione si sta facendo pesante anche nel nostro territorio – afferma la segreteria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo – L’inflazione da una parte e gli stop produttivi di alcuni settori (come la ceramica) dall’altra rappresentano un serio rischio alla coesione sociale. Vedremo quali misure il Governo assumerà nei prossimi giorni per frenare l’ascesa dei prezzi, in particolare dei carburanti e delle bollette energetiche che stanno mettendo in difficoltà famiglie e imprese».

Per la Cisl sono evidenti anche a Modena le ricadute negative dell’invasione russa in Ucraina, con forti rallentamenti sia dell’export che dell’import, soprattutto di alcune materie prime.

Per quanto riguarda i costi dell’energia, il sindacato di palazzo Europa chiede di utilizzare l’extra gettito Iva di questi mesi e tassare i maxi profitti delle imprese energetiche che stanno aumentando i prezzi in modo ingiustificato.

«Lo Stato – dice Papaleo – deve fare la sua parte mettendo a disposizione delle famiglie e imprese le maggiori entrate fiscali di cui sta beneficiando. Bisogna abbattere subito le accise su carburanti e prodotti energetici, mettere in campo una nuova strategia nazionale che incrementi la produzione italiana di gas, puntare su combustibili verdi, diversificare gli approvvigionamenti e sviluppare l’economia circolare. La direzione giusta è quella tracciata in Emilia-Romagna con il Patto regionale per il lavoro e il clima. Servono un ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, la velocizzazione degli iter autorizzativi sugli impianti e il passaggio al metano come energia di transizione», conclude la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale.

 

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