Al cimitero di San Cataldo, nel corridoio colonnato che fiancheggia il cimitero Rossi-Braghieri che in origine avrebbe dovuto collegare la città al cimitero e al suo parcheggio posteriore, ci sono ora nuovi custodi a vegliare sui defunti.
Si tratta di due sculture con figure bianche a grandezza naturale in gesso armato che si stagliano su sfondo blu, con elementi in yuta e stecche in alluminio o resina, realizzate dagli studenti delle sezioni quarta e quinta F del liceo artistico Venturi di Modena, coordinati da Mattia Scappini, docente di discipline plastiche dell’istituto. Le opere sono state realizzate nell’ambito di un progetto proposto da Fausto Ferri, già responsabile degli allestimenti della Galleria civica, seguito dal settore ai Lavori pubblici del Comune di Modena, con l’assessore Andrea Bosi, in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e all’Istruzione, che ha coinvolto Gianni Braghieri, architetto coprogettista con Aldo Rossi del progetto per il cimitero nuovo di San Cataldo.
Le due statue sono state collocate nelle nicchie presenti nel lato del corridoio su strada Cimitero San Cataldo, nel vano sopra gli ossari con loculi di piccolo formato che arrivano a una altezza di tre metri. Sono state posizionate nelle prime due nicchie una di fronte all’altra.
Le opere, figure pensate a partire dalla figura umana, sono state realizzate dai ragazzi con modalità e tecniche tradizionalmente usate per la realizzazione delle statue in gesso nelle gipsoteche, fatta eccezione per alcuni materiali: il legno e il ferro, tradizionalmente utilizzati per realizzare le armature interne, sono stati sostituiti con materiali che garantiranno una migliore durata nel tempo, quali appunto alluminio o resina. Sempre prendendo spunto dalla tradizione, le nicchie in cemento che hanno accolto l’opera sono state dipinte di blu, in modo da creare un effetto di maggior contrasto rispetto al bianco del gesso. Gli studenti di quinta, lo scorso anno hanno realizzato una prima serie di progetti e bozzetti che sono stati valutati e, sulla base delle indicazioni ricevute sono stati prodotti una nuova serie di progetti e bozzetti che hanno costituito la base per la realizzazione delle statue da parte degli stessi ragazzi e degli studenti di quarta, con attività a piccoli gruppi (3-4 studenti massimo) in turnazione.