“Gli ucraini registrati in Questura a Modena o nei commissariati della provincia alla data di mercoledì 16 marzo sono 1.548 e le accoglienze complessive nel Comune di Modena 88 di cui 51 in corso (tra loro anche casi con fragilità sanitarie).  L’amministrazione comunale è al lavoro per l’accoglienza e la città continua a dare segnali confortanti di mobilitazione. Si sono attivate famiglie, associazioni e privati a conferma di quanto siano profondi i valori della nostra comunità. Ma dobbiamo prepararci a mesi di impegno straordinario e gli Enti locali non sono in grado di reggere le spese di prima accoglienza con numeri di profughi che crescono giorno dopo giorno”.

Anche nel Consiglio comunale di giovedì 17 marzo, come nel precedente, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha dedicato un’informazione specifica per spiegare come ci si sta muovendo per l’accoglienza dei cittadini in fuga dall’Ucraina dove “non si registrano purtroppo passi significativi verso la pace, mentre l’unico obiettivo a breve termine sembra essere quello di un cessate il fuoco per garantire corridoi umanitari”.
Sul fronte dell’accoglienza, “servono più risorse nazionali per sostenere le famiglie che accolgono; sono indispensabili molti più posti nelle reti Cas e Sai; diventano imprescindibili più mediatori, psicologi e personale per il supporto logistico e scolastico”, ha affermato il sindaco. E ha quindi ricordato le proposte avanzate dalla Regione Emilia-Romagna a Governo e a Dipartimento di Protezione Civile: un contributo per consolidare e allargare l’accoglienza famigliare che rappresenta il principale approdo; ottimizzare la gestione dei flussi e allargare la rete Cas al massimo delle possibilità delle Prefetture; coprire i maggiori costi economici della prima accoglienza e utilizzare la contabilità speciale di protezione civile; porre massima attenzione al tema dei minori stranieri non accompagnati. “L’obiettivo condiviso è evitare tendopoli, ma il supporto della Protezione Civile per predisporre alberghi o altre strutture diventa giorno dopo giorno un passaggio obbligato. Questo flusso di profughi – ha ribadito Muzzarelli – ha caratteristiche e implicazioni molto diverse da quanto visto in precedenza. Stiamo affrontando la situazione con gli strumenti e il personale che avevamo e non sarà facile reggere. La collaborazione istituzionale a Modena e in Regione sta funzionando, ma quello che abbiamo messo in campo fino ad ora non può bastare. Dobbiamo esserne consapevoli”.
Per quanto riguarda le iniziative di solidarietà avviate, il sindaco ha ringraziato “i tanti che si sono già messi a disposizione” e ha ricordato come offrire la disponibilità di alloggi, beni di prima necessità e contributi economici.
Si può segnalare al Comune la disponibilità di alloggi da destinare ai profughi ucraini per un tempo minimo di un anno utilizzando l’email alloggi.ucraina@comune.modena.it o telefonando allo 059/2033309 (i proprietari interessati saranno contattati per la proposta di contratto prevista dalle norme direttamente dai gestori dei Cas individuati dalla Prefettura). La raccolta di beni di prima necessità destinati alla popolazione ucraina, promossa da Comune, Caritas diocesana ed Emporio sociale Portobello, in questa fase si concentra sui farmaci indicati dalla Croce Rossa; non appena saranno individuati canali sicuri per la consegna di generi di prima necessità in loco, le associazioni di volontariato e no profit potranno far riferimento a Portobello anche per altri beni di prima necessità. La Regione Emilia-Romagna ha avviato una raccolta fondi per assistenza e aiuti umanitari ai profughi (conto corrente intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna); altre raccolte fondi sono state attivate da Croce Rossa, Unhcr e dall’Unicef.
Inoltre, in settimana gli uffici comunali hanno aggiornato il Vademecum con informazioni e procedure da seguire da parte dei cittadini ucraini e gli snodi a cui rivolgersi: Centro stranieri per orientamento e prima accoglienza; Questura per identificarsi e segnalare un indirizzo; Punto unico di accesso accoglienza e assistenza sanitaria (presso Hub vaccinale). Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria l’Ausl ha predisposto una sezione dedicata del proprio sito con informazioni e procedure, ma riferimenti con numeri utili e procedure sono divulgati anche presso gli sportelli comunali. Chi è arrivato in Italia insieme al proprio animale da compagnia deve avvisare il Servizio Veterinario dell’Ausl per la registrazione all’anagrafe regionale degli animali da affezione, i controlli e gli accertamenti sanitari previsti.
Sul versante dell’inserimento scolastico, il Comune ha attivato due sportelli per informazioni sui servizi di accoglienza educativa e scolastica: presso il Settore Servizi Educativi di via Galaverna e al Memo di viale Barozzi (a cui fare esclusivo riferimento per le scuole secondarie di secondo grado) oltre a una casella di posta elettronica dedicata (dirittoistruzione.ukr@comune.modena.it). L’iscrizione a scuola sarà poi regolarizzata presso i diversi plessi individuati e disponibili, dopo essersi recati al Servizio Pediatria di Comunità o all’Hub di via Minutara per verificare e adempiere agli obblighi vaccinali. In caso di bisogno di generi di prima necessità, ci si può invece rivolgere all’Emporio sociale Portobello di via Divisione Acqui 81, dove ricevere generi alimentari e beni per l’igiene personale, mostrando passaporto o documento di riconoscimento.

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