Nella seduta del consiglio comunale di ieri l’Assessore Paolo Gurgone ha presentato il “Rapporto sulle politiche sociali e socio-sanitarie relative all’anno 2021″, un report articolato che presenta numeri e temi dell’impegno del Comune nel campo del sociale, attraverso i servizi organizzati dall’Unione Reno Galliera.
Paolo Gurgone ha sottolineato che se da un lato stiamo uscendo dalla logica emergenziale indotta dalla pandemia Covid, dall’altro lato registriamo gli strascichi di un periodo difficilissimo che ha inciso sul reddito delle famiglie più esposte, con una conseguenza piuttosto seria sulle Politiche abitative: “la crisi economica ha comportato difficoltà per molti nostri concittadini per onorare la scadenza mensile del proprio canone, e questo ha portato problemi a cascata. Fino al 30 giugno 2021 c’è stato il blocco degli sfratti, ma dalla fine del 2021 ci troviamo a dover far fronte a pressanti richieste di aiuto di chi è in difficoltà sul fronte del pagamento del canone e di chi sta cercando una abitazione, a causa dello sfratto o a causa del mancato rinnovo del contratto in scadenza. Quello della casa è un problema che rischia di diventare serio, per chi ha difficoltà ad accedere all’acquisto o alla locazione, per cui molti cittadini affollano le graduatorie di Edilizia Residenziale pubblica: occorrono politiche di investimento strutturali che consentano negli anni a venire di far fronte alle necessità abitative di tutta la popolazione”.
Tra gli interventi che l’amministrazione comunale di Castel Maggiore sta approntando in questo campo, c’è l’Housing Sociale. Sfruttando insieme ai comuni dell’unione Reno Galliera il Bando nazionale indetto nell’ambito del Programma innovativo per la qualità dell’abitare, Castel Maggiore ha ottenuto potuto avviare un progetto di riqualificazione basato su interventi di carattere ambientale con risparmio energetico, miglioramento generale della qualità abitativa e razionalizzazione degli spazi, abitazioni per utenza disabile e spazi comuni (co-housing): nelle case popolari entrano domotica, ambulatorio, cucina comune e lavanderia, ed è prevista la predisposizione di alloggi di adeguata metratura da mettere a disposizione dei servizi sociali territoriali per l’assegnazione a persone individuate nelle fasce fragili, oltre ai tradizionali appartamenti di edilizia residenziale pubblica.
Il report, che quest’anno, oltre alle tradizionali schede statistiche sui servizi, raccoglie il prezioso punto di vista di assistenti sociali operatori di sportello e delle coordinatrici dei vari servizi alla persona, è disponibile sul sito del comune.