Il Patto per il Lavoro e per il Clima diventa Cabina di regia del PNRR con le parti sociali, i territori e tutte le componenti della società regionale, per un utilizzo pieno ed efficace dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La condivisione di obiettivi, strategie e misure fra la Regione e il partenariato, nel Patto, si allarga dunque al più grande piano di investimenti pubblici dal secondo dopoguerra a oggi: le risorse del PNRR destinate all’Emilia-Romagna arrivano già a quasi 4 miliardi di euro, per progetti che coinvolgono 230 amministrazioni ed enti locali titolari dei progetti stessi.

Di questo si è parlato durante la riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima, convocato nel pomeriggio di ieri in Regione. Presenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, la vicepresidente Elly Schlein e gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, a Turismo e Mobilità, Andrea Corsini, alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo.

“Il PNRR è una grande opportunità per l’Emilia-Romagna, per progettare la ripresa dopo la pandemia nel segno della sostenibilità, dell’innovazione digitale, dell’investimento sulle persone, su sanità, welfare e scuola, sul lavoro e imprese di qualità- afferma Bonaccini -. Con il Patto per il Lavoro e per il Clima abbiamo condiviso le traiettorie per una crescita sostenibile e inclusiva, riunendo tutti gli strumenti di programmazione delle politiche europee in un unico Documento strategico regionale, che ci ha poi permesso di approvare, primi nel Paese, i programmi attuativi dei fondi europei 2021-27, per oltre 2 miliardi di euro. Ora vogliamo utilizzare lo stesso metodo condiviso per gestire al meglio i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sostenendo sia gli Enti locali che le imprese nella realizzazione degli interventi nei tempi previsti. Sia chiaro, infatti, che intendiamo spendere fino all’ultimo euro, come siamo abituati a fare con i fondi europei”.

La presidenza della Giunta aveva già attivato una Cabina di regia istituzionale regionale per l’attuazione del PNRR, che comprende Anci, Upi, Città Metropolitana di Bologna e Uncem (comuni ed enti montani), coordinata dal sottosegretario Baruffi, incaricato anche di seguire la programmazione dei fondi europei. Regia che ora si estende al Patto per il Lavoro e per il Clima.

“La Regione ha già implementato strumenti di monitoraggio che ci possano consentire di verificare costantemente lo stato di avanzamento del PNRR e programmare gli altri interventi in modo integrato- sottolinea Baruffi-. Considerati anche i fondi europei 2021-27 (2 miliardi, 800 milioni di euro in più rispetto al settennato precedente), siamo di fronte a una mole di investimenti senza precedenti. Vogliamo creare le condizioni per una gestione efficace e di qualità, sfida che vogliamo vincere attraverso la coesione e insieme a tutta la società regionale”.

 

Sicurezza nei luoghi di lavoro

Al tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima la Regione ha presentato anche una prima versione del documento programmatico sulla “Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro” in ogni comparto dell’economia regionale, in particolare nei settori a maggiore rischio di infortuni, tra cui costruzioni e la logistica. Le prossime settimane serviranno per confrontarsi sulle proposte e osservazioni delle parti sociali, per arrivare alla versione definitiva del piano con un accordo.

“Nel 2021 sono stati denunciati in Emilia-Romagna 63.034 infortuni sul lavoro e 5.578 malattie professionali- spiega l’assessore Colla-. Questi numeri evidenziano una realtà che ci impone di compiere ogni sforzo utile per ridurne drasticamente le dimensioni, assicurando livelli più elevati di salute e di sicurezza a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire dai più deboli”.

 

Programma Nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol)

Al tavolo del Patto è stato presentato anche il Piano attuativo regionale del Programma nazionale Gol, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. Il programma sarà finanziato da risorse del Recovery plan italiano ed è uno strumento previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

Il Programma si propone la presa in carico, la formazione e la ricollocazione dei disoccupati e delle persone in transizione occupazionale prevedendo percorsi differenziati a seconda della occupabilità.

Attraverso il Programma si punta a coinvolgere a livello nazionale almeno 3 milioni di persone entro il 2025. I progetti da adottare prevedono l’intesa con le Regioni attraverso cui si potrà intervenire anche a modificare le politiche nazionali.

Il Piano dell’Emilia-Romagna, approvato dalla Giunta regionale e presentato al tavolo del Patto, a breve verrà portato all’esame dell’Assemblea legislativa.

Il programma nazionale è uno dei tasselli della riforma complessiva delle politiche attive del lavoro intrapresa dal Governo e si inserisce nella Missione 5, Componente 1, del Pnrr, dedicata alle politiche del lavoro: all’Emilia-Romagna sono destinati 57 milioni di euro solo per la prima annualità.

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