All’una di notte tre uomini si erano presentati in un comune del piacentino, a casa di un 58enne con precedenti per truffa, e fingendosi carabinieri si erano fatti aprire la porta. Una volta dentro lo avevano picchiato ferocemente, colpendolo più volte con un bastone, poi lo avevano rapinato del telefono, del portafoglio e dell’auto. A seguito del violento pestaggio l’uomo, aveva riportato un’invalidità che una perizia aveva quantificato nel 25%. Nella vicenda era finito anche un amico del debitore, un56enne piacentino, che era stato minacciato pesantemente dopo il primo pestaggio affinché versasse i soldi – in realtà richiesti al 58enne.

Per questi fatti, avvenuti nell’agosto del 2015, le indagini dei carabinieri hanno rivelato che la spedizione punitiva era partita da Reggio Emilia: il 58enne piacentino infatti aveva comprato sei forme di Parmigiano Reggiano in una azienda agricola reggiana, per un valore di circa 6mila euro, pagandole con un assegno scoperto e per questo, all’epoca era già stato denunciato per truffa. I Carabinieri indagando sul proprietario dell’azienda agricola truffata dal piacentino, un 48enne reggiano, sono risaliti ai due assoldati dall’agricoltore per la spedizione punitiva un 50enne e un 59enne reggiani. I tre sono stati quindi denunciati per concorso in rapina aggravata e concorso in tentata estorsione aggravata.

Quindi l’iter processuale con l’odierno 50enne che nell’ottobre 2017 è stato riconosciuto colpevole dal GUP presso il Tribunale ordinario di Piacenza e condannato alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione oltre al pagamento di una pena pecuniaria di 1.200 euro e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. La sentenza, confermata nell’ottobre del 2020 dalla Corte d’Appello di Bologna, è divenuta esecutiva nell’ottobre 2021. L’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il tribunale di Piacenza ha quindi emesso il provvedimento di esecuzione per la carcerazione del 50enne che è stato trasmesso ai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza nel cui territorio il 50enne vive. Ricevuto il provvedimento i militari reggiani vi hanno dato esecuzione, rintracciando presso la sua abitazione il 50enne che previa notifica del provvedimento veniva dichiarato in arresto e ristretto presso il carcere di Reggio Emilia per l’espiazione della pena.

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