La Giunta ha approvato una delibera che potenzia i servizi di Transizione abitativa e Pronta accoglienza con 27 alloggi aggiuntivi ed apre anche all’assegnazione a nuclei familiari a composizione mista, in cui non tutti i componenti sono residenti a Bologna. L’obiettivo è quello di rispondere all’aumento del disagio abitativo, aggravato anche a causa della crisi pandemica da Covid.
Per quanto riguarda la Transizione abitativa, la delibera aumenta di 12 unità il patrimonio di proprietà comunale, che quindi passa da 111 a 123 alloggi, e di 4 unità quello del progetto “Case Don Paolo Serra Zanetti”, che passa da 64 a 68 alloggi. A questi si sommano i 33 alloggi in gestione ad Asp e i 36 alloggi di proprietà Acer, per un totale di 192 su tutto il territorio metropolitano.
Le strutture di Pronta accoglienza verranno invece integrate con 11 alloggi di proprietà comunale, destinati all’accoglienza di nuclei provenienti da sfratti e/o soluzioni alberghiere a carico del Comune, per un totale di 49 alloggi e 140 posti letto, alcuni dei quali gestiti da Asp.
I nuovi alloggi, gestiti da Acer, verranno messi a disposizione del Comune per 6 anni in quanto, avendo dimensioni ridotte, non incontrano la domanda per l’assegnazione nelle graduatorie di edilizia residenziale pubblica, principalmente composta da nuclei numerosi. Trascorsi i 6 anni, 24 alloggi torneranno ad Acer per le graduatorie Erp mentre gli altri tre, situati in via Polese e via Santa Caterina, rimarranno al Comune per il progetto di Transizione abitativa “Case Don Paolo Serra Zanetti”.
La Transizione abitativa e la Pronta accoglienza sono due strumenti che permettono di intervenire a favore di nuclei con disagio sociale, con particolare attenzione verso la tutela dei minori, e hanno permesso negli anni di intervenire con progettazioni personalizzate sui bisogni delle famiglie, anche in collaborazione con enti e soggetti del Terzo settore, accompagnandole nel percorso verso una piena autonomia, per arrivare alla loro inclusione attiva nella comunità.
“Con questa delibera – dichiara la vicesindaca con delega a Casa, emergenza abitativa, abitare collaborativo e cooperativo Emily Clancy – rispondiamo ai bisogni di pronta accoglienza e transizione abitativa, aumentando per i prossimi 6 anni lo stock di appartamenti a disposizione dei nostri settori per gestire i nuovi flussi di arrivo nella nostra città, anche in considerazione dell’arrivo delle e dei profughi dall’Ucraina.
È una misura importante perché permette di dare respiro all’incremento della domanda di alloggi, molto in affanno in questo periodo.
La delibera ci permette di efficientare e di utilizzare al meglio il nostro patrimonio: invece di tenere vuoti immobili monovano che, diversamente, non sarebbero stati assegnati alle famiglie richiedenti edilizia residenziale pubblica, sfruttiamo questi alloggi assegnandoli a progetti di transizione abitativa e pronta accoglienza”.