Offesa, derisa, picchiata e rapinata: questo il “calvario” che, nell’estate del 2016, ha subito una studentessa minorenne reggiana ad opera di una neo 18enne che, accompagnata da due amiche partecipi e divertite, aveva agito senza alcun apparente motivo se non quello di far valere la sua prepotenza e sentirsi più forte nei confronti della giovane vittima presa per i capelli, gettata a terra e colpita a calci e pugni.
Secondo la ricostruzione investigativa dell’epoca, operata dai carabinieri, l’efferato episodio di bullismo al femminile si era concretizzato presso la stazione ferroviaria di un comune della bassa reggiana dove la vittima si trovava in attesa del treno. Raggiunta dalla 18enne è stata offesa e picchiata e rapinata del portafoglio (con documenti e una cinquantina di euro in contanti) mentre le due amiche della 18enne partecipavano quali spettatrice divertite.
Quindi la fuga verso casa dove la minorenne in lacrime ha raccontato l’accaduto ai genitori che prima l’hanno portata in ospedale, dove è stata medicata e dimessa con alcuni giorni di prognosi per un evidente tumefazione della regine zigomatica e della tempia, per poi denunciare i fatti ai Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano.
Seppur non conosciute direttamente dall’interessata, se non di vista e con i vezzeggiativi che usavano nei rispettivi profili Facebook i Carabinieri hanno identificato le ragazze. Per l’odierna 24enne (all’epoca 18enne) l’iter processuale l’ha vista essere condannata il 26 giugno scorso dal Tribunale di Reggio Emilia a 3 anni e 2 mesi di reclusone venendo riconosciuta colpevole dei reati di concorso in rapina aggravata e lesioni personali.
La sentenza divenuta esecutiva il 17 ottobre 2021 ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana emettere a carico della 24enne l’ordine di esecuzione per la carcerazione che l’altra mattina è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Novellara che presso l’abitazione dei genitori hanno rintracciato la 20enne che è stata dichiarata in arresto. Al termine delle formalità di rito la ragazza è stata condotta dai carabinieri di Novellara in carcere per l’espiazione della pena.