Dalle scuole di Modena si alza un grido di pace. Mentre non si intravede una via d’uscita al conflitto che insanguina l’Ucraina da oltre un mese, venerdì 22 aprile, giorno in cui ricorre il 77° anniversario della Liberazione di Modena, i plessi scolastici di quasi tutti gli Istituti comprensivi della città hanno organizzato manifestazioni e flash mob per la pace.
L’obiettivo è portare studenti e docenti nelle vie, nei parchi, nelle piazze di Modena in modo da rendere partecipe del messaggio di pace i cittadini tutti, colorando la città con la bandiera arcobaleno.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Modena e l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi aderirà alla mobilitazione per la pace partecipando all’iniziativa organizzata alle scuole medie Carducci, dell’Istituto comprensivo 5. Alle ore 10 nel giardino del plesso scolastico di via Ciro Bisi, gli alunni dalle classi prime e seconde realizzeranno flash mob sulle note della canzone “Heal the world” di Michael Jackson, mentre gli studenti di terza si ritroveranno davanti alla scuola per una camminata per la pace nel parco della Resistenza fino al monumento dedicato ai partigiani.
Altre iniziative diverse, ma accumunate dallo stesso dallo stesso spirito, e sempre tra le 10 e le 11 si svolgeranno nei pressi dei plessi degli Istituti comprensivi 1, 4, 6, 7, 8 e 9.
Da una parte la convinzione che l’educazione alla pace e alla pratica della nonviolenza consente di dare concretezza ad uno dei sette saperi necessari all’educazione del futuro, per concorrere alla formazione di cittadini capaci di fare fronte alle sfide del XXI secolo e tentare di superare l’eredità di barbarie del secolo scorso. Dall’altra le riflessioni per una scuola inclusiva, a partire dagli insegnamenti di Don Milani e da una particolare attenzione verso ciò che accade in termini di guerra, terrorismo, uso della violenza, ma anche di un linguaggio violento che sovrasta le relazioni sociali in ogni ambito. Sono questi i presupposti che hanno spinto, già alcuni anni fa, alcune scuole della città a intraprendere un percorso educativo e didattico per diventare presidio permanente di pace e far parte della Rete nazionale delle Scuole di Pace con la ferma determinazione di contribuire alla promozione di una cultura scolastica non violenta.
La guerra in Ucraina e le domande che ha sollevato nelle classi hanno reso urgente una mobilitazione da parte degli Istituti comprensivi che avevano dato vita alla rete modenese delle scuole di pace, a cui altri se ne sono aggiunti. Con lo scoppio della guerra l’azione è diventata corale e le scuole hanno scelto appunto la data del 22 aprile per organizzare in ognuno dei plessi degli otto Istituti comprensivi che aderiscono alla rete, oltre che al Cpa, il Centro di Formazione Adulti, flash mob e manifestazioni di pace.