Con ventitré progetti in tutta la città di Bologna, in questi due anni le Scuole di Quartiere hanno coinvolto circa 5000 ragazzi e ragazze in laboratori d’arte, moda, musica, teatro, danza, artigianato, nuove tecnologie, che sono stati raccontati sul sito scuolediquartiere.bo.it.
Promosse dal Comune di Bologna e finanziate attraverso fondi europei del Programma Operativo Nazionale città metropolitane 2014-2020, le Scuole di Quartiere hanno dato vita a un’ alleanza tra imprese sociali, associazioni e istituzioni culturali come Musei, Biblioteche, Teatri, coordinate dal Comune di Bologna in collaborazione con la Fondazione per l’Innovazione Urbana, per sperimentare un modello educativo alternativo attraverso percorsi formativi aperti e plurali in spazi istituzionali ma anche strade, piazze, parchi.
In un contesto sociale sempre più complesso le Scuole di Quartiere hanno utilizzato la cultura e la creatività come leva per l’inclusione sociale dei più giovani, portando la scuola fuori dai tradizionali contesti educativi.
“Scuole di Quartiere. Un’alleanza per le nuove generazioni” è l’iniziativa promossa dal Comune di Bologna e da Fondazione per l’Innovazione Urbana, che si è svolta oggi, mercoledì 27 aprile, in Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa. Non solo un evento per raccontare il grande progetto delle Scuole di Quartiere attraverso le voci e le storie dei protagonisti che hanno contraddistinto questa sperimentazione, ma anche un momento collettivo per ripartire dai bisogni degli adolescenti, dopo due anni di pandemia, e mettere in dialogo Istituzioni culturali, educative e sociali in un’ottica di welfare culturale e di comunità, costruire sinergie e condividere una nuova sfida in vista dei finanziamenti in arrivo con la nuova programmazione dei fondi strutturali europei 21-27: la prima sperimentazione di Scuole Aperte, finanziata grazie ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di Covid-19.
La Scuola, come istituzione e luogo cardine della comunità educante, nonché dell’esperienza quotidiana dei più giovani, si apre con continuità in orari extrascolastici in due Istituti della città con attività pomeridiane gratuite: dalla moda all’agricoltura sociale urbana, dal videomaking alla comunicazione/grafica, fino allo sport. Con l’obiettivo di promuovere socialità, inclusione, partecipazione, contrastare la dispersione scolastica e sociale in ogni sua forma avviando attività che permettano alle ragazze e ai ragazzi di coltivare le loro passioni e far emergere i loro talenti.
Un progetto di welfare culturale e di comunità pensato per le ragazze e i ragazzi compresi nella fascia di età 11-16 anni e le loro famiglie in risposta ai bisogni emersi nel corso dei due anni segnati dalla riorganizzazione della vita scolastica e familiare a causa della pandemia e già attuato nei mesi estivi, che si inserisce come nuova sperimentazione all’interno delle Scuole di Quartiere, con il supporto scientifico dell’Università di Bologna.
Ad aprire la giornata l’intervento di Daniele Ara, assessore alla Scuola del Comune di Bologna.
A seguire il video intervento di Stefano Laffi, economista e ricercatore sociale, in dialogo con Veronica Ceruti, direttrice di Fondazione per l’Innovazione Urbana. Alcune tra le realtà più significative del progetto Scuole di Quartiere hanno raccontato i progetti e la loro esperienza attraverso la voce dei suoi protagonisti e diversi linguaggi multimediali: Politico Poetico, MIA Musei Inclusivi Aperti, Scatti – sviluppo comuni ATTIvi, Freewear Academy: Design, Moda e Culture Urbane.
Il pomeriggio è stato dedicato invece ad un’attività laboratoriale con rappresentanti delle comunità, associazioni, imprese sociali e Istituzioni volta a co-programmare, sulla base dei nuovi bisogni emergenti, le piste di lavoro possibili dedicate a ragazze e ragazzi di Bologna.
A conclusione restituzione in plenaria con: Daniele Ara, assessore alla Scuola del Comune di Bologna, con delega ad adolescenti e progetto scuole di quartiere; Elena Di Gioia, delegata alla Cultura del Comune di Bologna; Erika Capasso, delegata del Sindaco ai Quartieri del Comune di Bologna; Luca Rizzo Nervo, assessore al welfare del Comune di Bologna; Roberta Li Calzi, assessora allo Sport del Comune di Bologna e Mattia Santori, consigliere delegato.
L’incontro segna l’avvio di un percorso di ascolto con incontri, focus group, laboratori.
Per approfondire i progetti delle Scuole di Quartiere visita il sito scuolediquartiere.bo.it