Con la proiezione della versione restaurata dalla Cineteca di Bologna di “Accattone” opera d’esordio di Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della sua nascita, prosegue domani mercoledì 3 maggio alle 20.30 alla Sala Cinema Teatro Massimo Troisi di Nonantola la 16esima edizione del Nonantola Film Festival, organizzato dall’omonima APS affiliata Arci UCCA. Ingresso gratuito, con obbligo di mascherina Ffp2. Sarà presente in sala il critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna Roberto Chiesi.
Il film – diretto da Pasolini nel 1961 – vede protagonisti Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi, Sergio Citti, Elsa Morante e Adele Cambria.
‘Accattone’ è il soprannome di un ragazzo nullafacente che vive in una borgata romana sfruttando una prostituta, Maddalena. Quando la ragazza finisce in carcere, Accattone si trova senza soldi e cerca di tornare dalla moglie che vive insieme al figlioletto in casa del padre e del fratello, ma viene respinto e malmenato. Tenta allora di sostituire Maddalena con una ragazza nuova, Stella, ma lei è incredibilmente ingenua e non è fatta per stare sul marciapiede. Accattone se ne innamora e decide di trovarsi un lavoro per mantenere se stesso e la ragazza, ma un solo giorno di fatiche lo stronca, così decide di rubare della merce da un autocarro, insieme a dei complici. Il colpo va male poiché Maddalena, gelosa, lo ha denunciato per sfruttamento e la polizia lo tiene d’occhio. Mentre i poliziotti cercano di arrestarlo, Accattone si divincola, sale su una motocicletta e fugge ma la sua corsa sarà breve.
Prima prova registica di Pier Paolo Pasolini, lo scrittore, a quell’epoca, non aveva ancora quarant’anni ma era già molto noto, per i volumi di poesie, i racconti e le sceneggiature dei film di Fellini e Bolognini. Era anche tra i personaggi “pubblici” uno dei più vituperati d’Italia. Cosicché gli avversari politici liquidarono “Accattone” come una semplice rimasticatura delle sue cose precedenti. In realtà, al di là di uno stile ancora esitante, il film aveva una sua forza, una sofferenza che ne hanno fatto una delle opere più rappresentative degli anni Sessanta (non solo del cinema italiano). (MyMovies)
Roberto Chiesi
Critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, è membro del comitato direttivo della rivista internazionale «Studi pasoliniani» e del comitato di redazione del periodico «Cineforum», inoltre è collaboratore del programma radiofonico di RAI3 “Wikiradio”. Scrive per i periodici «Segnocinema» e «Cinecritica». Ha curato l’edizione dvd di dieci film della collana Bergman Collection per BIM e, per le edizioni Cineteca di Bologna, de La rabbia (2008), Appunti per un’Orestiade africana (2009, dvd e libro), Fuoco! Il cinema di Gian Vittorio Baldi (2009), L’Oriente di Pasolini (2011), Accattone (2015), Il mio cinema (2015) e l’edizione dvd di Salò o le 120 giornate di Sodoma (2015). È autore o curatore, fra gli altri, anche dei libri Hou Hsiao-hsien (Le Mani, 2002), Jean-Luc Godard (Gremese, 2003), Pasolini, Callas e «Medea» (FMR, 2007), Il cinema noir francese (Gremese, 2015), Cristo mi chiama ma senza luce. Pier Paolo Pasolini e Il Vangelo secondo Matteo (Le Mani, 2015), «8 ½» di Federico Fellini (Gremese, 2018), Il cinema di Ingmar Bergman (Gremese, 2018), Tutto Pasolini (co-curatela, Gremese, 2022), Pier Paolo Pasolini – Folgorazioni figurative (co-curatela, Cineteca di Bologna, 2022) e Pasolini e Bologna. Gli anni della formazione e i ritorni (co-curatela, Cineteca di Bologna, 2022).
Una mostra con 55 opere di pittura, scultura e fotografia intitolata “L’arte nel cinema” a cura di NonantolArte e PhotoNonantolArte è visitabile tutti i giorni di proiezione nel foyer della Sala Cinema Massimo Troisi.