I Carabinieri di Medicina in collaborazione con quelli del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola, hanno arrestato 5 persone tutte accusate di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I cinque avevano a loro disposizione quattro ragazze di origine romena che, a partire dall’aprile del 2020 in pieno lockdown, venivano fatte prostituire fra Imola, Medicina e la Riviera Romagnola.
Le indagini delle forze dell’ordine sono iniziate nel 2020 a seguito di un tentativo di estorsione ai danni di un cliente e sono durate quasi due anni. Ognuno dei malfattori aveva un compito ben definito nell’organizzazione (c’era chi curava la pubblicazione su internet delle fotografie – generalmente false – delle ragazze per adescare clienti, chi si occupava di collocare le giovani al lavoro su strada o in albergo e chi calcolava i guadagni), per un giro d’affari stimato in circa 40 mila euro al mese, unica fonte di reddito per i 5 criminali.
Il capobanda è stato associato al carcere di Ferrara, mentre i quattro collaboratori sono stati posti agli arresti domiciliari tra Ferrara, Bologna e Cesena.