Raccolta differenziata all’80%, riciclaggio al 66% e stop alla pianificazione di nuove discariche per i rifiuti urbani indifferenziati. Prosegue l’iter verso l’approvazione del Piano regionale di gestione rifiuti e bonifica delle aree inquinate 2022-2027. Oggi l’assessore all’Ambiente, Irene Priolo, ha fatto il punto in Commissione assembleare, prima di portare in Giunta le controdeduzioni delle osservazioni pervenute al documento da parte dei portatori di interesse.

Dopo l’adozione con delibera del 27 dicembre scorso e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna del 29 dicembre 2021, sono seguiti il deposito della proposta del Piano e la raccolta delle osservazioni (su impianti, tariffa puntuale, recupero di materia, bonifiche, e così via) per 45 giorni, cioè fino al 12 febbraio 2022: 341 le osservazioni pervenute (da parte di 51 proponenti), un terzo di quelle fatte al precedente Piano. Sul totale, 72 sono ripetute; 23 quelle accolte, 89 accolte parzialmente, 81 ritenute non pertinenti, 148 respinte.

“Circa la metà delle osservazioni presentate sono state accolte, integralmente o parzialmente- spiega Priolo-. Questo dato mette in luce l’importanza dell’approccio partecipativo che la Regione sta seguendo nella definizione del Piano e che, in autunno, ha già visto un fondamentale momento di raccolta di proposte e idee attraverso i focus tematici rivolti ai portatori di interesse. Di fatto- prosegue l’assessore-, in seguito all’analisi delle osservazioni, si confermano tutti i principi strategici alla base della proposta dalla Giunta. Il nuovo Piano- conclude Priolo- è connotato da rilevanti innovazioni, dalle norme sulle bonifiche a quelle sui rifiuti da demolizione e ricostruzione: costituirà uno strumento fondamentale verso la transizione ad un’economia sempre più circolare, anche attraverso i rilevanti finanziamenti disponibili per il prossimo futuro”.

In particolare, la Regione può contare su fondi per 49 milioni dedicati a promuovere l’economia circolare, oltre 32 milioni e mezzo per la bonifica di siti inquinati e risorse destinate dal Pnrr alla gestione del ciclo dei rifiuti e all’impiantistica, ancora da assegnare da parte del Ministero per la transizione ecologica.

L’assessore ha analizzato le osservazioni pervenute, nei diversi ambiti. Confermati gli obiettivi fissati, primo fra tutti il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata al 2025, come stabilito dal Patto per il Lavoro e per il Clima, e il mantenimento di questo valore anche per le annualità 2026 e 2027. Per quanto riguarda il rifiuto urbano pro capite non inviato a riciclaggio, l’individuazione dell’obiettivo è pari a 120 kg. per abitante l’anno al 2027.

La tariffa puntuale rappresenta una delle azioni che entreranno nell’azione della Regione: già adottata da 90 Comuni e ispirata al principio comunitario “chi inquina paga”, è equa sia dal punto di vista ambientale che etico, perché ciascuno pagherà “per quanto butta”.

Dopo le controdeduzioni delle osservazioni pervenute e la proposta del Piano da parte della Giunta regionale all’Assemblea Legislativa, seguirà l’approvazione da parte dell’Assemblea stessa entro il mese di luglio.

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