Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

L’Emilia-Romagna ha fatto “Gol”: varato un programma, da oltre 55 milioni di euro, che permetterà alle persone in cerca di occupazione di poter disporre di un percorso personalizzato, articolato in misure orientative, formative e di accompagnamento all’occupazione e di essere seguite da un tutor.

Il Piano attuativo regionale del Programma nazionale “Gol”, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, ha passato il vaglio dell’Assemblea legislativa regionale.

Il programma realizza una delle ‘missioni’ del Pnrr, quella sulle politiche attive del lavoro e della formazione. È finanziato da risorse del Recovery plan italiano ed è uno strumento previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

All’Emilia-Romagna, quale prima assegnazione pari al 20% dell’investimento complessivo, sono destinati oltre 55 milioni di euro.

Attraverso il Programma si punta a coinvolgere a livello nazionale almeno 3 milioni di persone entro il 2025, il 75% delle quali appartenenti a categorie vulnerabili, come i giovani Neet, cioè i ragazzi con meno di 30 anni che non studiano e non lavorano, le donne in condizioni di svantaggio, le persone con disabilità, e lavoratori maturi di 55 anni e oltre.

In Emilia-Romagna il Piano attuativo si inserisce in una visione strategica e unitaria della programmazione dei fondi europei, nazionali e regionali che ha come riferimento il Patto per il Lavoro e per il Clima e permetterà di consolidare un sistema di politiche attive del lavoro fondate sulla collaborazione tra i centri per l’impiego e i soggetti privati accreditati nelle logiche della rete attiva per il lavoro.

“Il progetto di rilancio e sviluppo dell’Emilia-Romagna delineato dal Patto per il Lavoro e per il Clima- ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-, fondato sulla sostenibilità, nelle sue tre componenti inscindibili, ambientale, sociale ed economica, assume come prima scelta quella di realizzare un investimento senza precedenti sulle persone, sulle loro competenze, le loro capacità e i loro talenti. Per affrontare le nuove sfide di un mercato del lavoro indebolito dagli effetti della pandemia, strategica è la capacità di progettare e rendere disponibili, con particolare attenzione alle persone più fragili, politiche attive del lavoro all’altezza delle grandi trasformazioni che ci attendono”.

“Importante quindi questo contributo che ci arriva dal Pnrr e dal Programma Gol- ha concluso Colla-che rappresenta un’occasione unica per investire sulle politiche attive e si inserisce perfettamente con la linea di sviluppo delineata dall’Emilia-Romagna. Gol deve rafforzare l’investimento per una nuova ricucitura sociale nella mediazione fra domanda e offerta, nell’arcipelago del mondo del lavoro dipendente e autonomo”.

 

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