I progetti futuri delle società centenarie modenesi e la nuova legge sul terzo settore sono stati al centro di un incontro nella sede della Provincia, mercoledì 18 maggio, al quale hanno partecipato il presidente della Provincia, e i rappresentanti dell’associazione che riunisce 32 realtà, guidati dal presidente  Ermanno Zanotti.

«Le società centenarie della provincia di Modena – ha sottolineato Zanotti – dimostrano quanto sia radicata la tradizione del volontariato, soprattutto quello culturale, nella nostra comunità. La nuova legge regionale sul terzo settore, nella sua formulazione, rischia di rende più complicato il percorso di iscrizione al registro nazionale del volontariato e questo rappresenta un rischio per il patrimonio sociale che rappresentano».

Durante l’incontro, in cui sono stati presentati i progetti dell’associazione, attiva dal 1996, la Provincia ha espresso vicinanza e interesse verso la criticità sottolineata da Zanotti, impegnandosi nel cercare soluzioni che possano favorire il superamento del problema, anche attraverso il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, soggetto preposto al controllo dei requisiti delle domande di iscrizione al registro nazionale.

Ben 11 delle 32 società centenarie modenesi, sono bande cittadine, tra le quali la più antica di tutte, quella di Carpi fondata nel 1796, mentre 12 sono associazioni sportive, cinque quelle di mutuo soccorso e quattro quelle culturali; nell’elenco figurano la corale “Rossini”, le società sportive “La Fratellanza” e “Panaro”, la società del Sandrone, il Cai  e le società operaie di mutuo soccorso di Modena, Cavezzo, S.Cesario, Sassuolo, S.Felice sul Panaro e quella fondata da lavoratori modenesi nel 1906 a Highwood negli Stati uniti, oltre alle società dei naturalisti e matematici e medico-chirurgica di Modena.

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