Al via il sistema di allerta per monitorare e proteggere dal caldo estivo i cittadini più fragili. Un sistema che in quasi vent’anni di vita ha permesso di ridurre il numero di decessi dovuti alle alte temperature del 2% ogni anno

Con il termometro che sale per le prime volte oltre i 30°, anche quest’anno è pronto a intervenire il sistema di sorveglianza sanitaria e di comunicazione delle ondate di calore che vigila sui rischi per la salute dei cittadini più sensibili alle alte temperature.

Un sistema in grado di valutare l’impatto della temperatura sulla salute attraverso l’analisi integrata delle condizioni climatiche e dei dati storici di mortalità, che viene sintetizzato in un bollettino giornaliero nel quale vengono segnalate le condizioni avverse per la salute per il giorno stesso e per almeno i due giorni successivi attraverso livelli graduati di rischio definiti in relazione alla gravità degli eventi previsti.

Il sistema di allerta dell’AUSL di Bologna si basa sul modello previsionale del Dipartimento della Protezione Civile – Centro di Competenza Nazionale Prevenzione degli effetti del Caldo sulla Salute specifico per il Comune di Bologna e sulle previsioni del Servizio Idro-Meteo-Climatico di ARPAE che comprendono anche tutti i comuni del territorio di competenza dell’Azienda USL.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna coordina le attività e comunica in tempo reale le allerte di disagio bioclimatico, oltre a fornire consigli utili per prevenire gli effetti negativi delle alte temperature sulla salute.

I dati relativi alle ondate di calore nel 2021

L’estate scorsa (2021) nel suo complesso è stata caratterizzata da un caldo tra i più intensi delle ultime estati passate con poche anomalie termiche, ma di lunghezza prolungata.

Nel periodo di monitoraggio, dal 15 maggio al 15 settembre, sono state registrate un totale di 16 giornate di disagio o forte disagio dovuto al caldo. Dal 24 luglio al 16 di agosto ci sono state 2 ondate di calore prolungate per 14 giornate complessive.

In questo contesto climatico sono stati contenuti sia il numero delle chiamate al 118 da parte dei cittadini sia gli accessi al Pronto Soccorso che hanno registrato una diminuzione in tutte le classi di età.

Per quanto riguarda gli effetti avversi del caldo sulla salute, la mortalità ha registrato complessivamente un incremento dei decessi, ma solo tra gli over 74enni, aumentati del 6,7%.

Il trend in riduzione della mortalità dal 2003 a oggi

Complessivamente nei 19 anni di sorveglianza estiva (2003-2021) nella popolazione di  65 anni e più e in quella 75 anni e più si registra un trend in diminuzione dei tassi medi di mortalità giornaliera sia  nel corso delle ondate di calore che al di fuori delle stesse.

L’analisi del trend della mortalità dal 2003 al 2021 nel periodo estivo mediante il calcolo dell’Annual Percent Change (APC) evidenzia nella popolazione ≥75enne un decremento significativo annuo dell’2,08% durante le ondate di calore e dell’1,12% in assenza  di ondate di calore. La diminuzione tra gli over 64enni non risulta significativa.

La riduzione di mortalità nel territorio di Bologna è risultata essere una delle maggiori a livello nazionale.

Le azioni previste dal sistema di sorveglianza sanitaria 

Dal 2004, ogni anno l’Azienda USL di Bologna attiva il Sistema di sorveglianza sanitaria e di comunicazione delle ondate di calore nel periodo compreso tra 15 maggio e 15 settembre,  destinato ai servizi sanitari e socio-sanitari del territorio per contenere gli effetti nocivi delle alte temperature sui soggetti fragili e suscettibili.

Il sistema di sorveglianza prevede l’allerta dei pronto soccorso, degli ospedali, delle case di cura e delle strutture di assistenza per gli anziani, dei medici e dei pediatri di famiglia, degli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.

Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre l’Azienda USL di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede l’attivazione di un call center telefonico, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative e azioni di volontariato.

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