Chi sono i Giovani Caregiver? Si tratta di giovani e giovanissimi che si trovano a prendersi cura, per periodi lunghi o brevi delle loro giornate, di altri componenti della famiglia.
In Italia si stima che siano oltre 390 mila i giovani caregiver tra i 15 e i 24 anni: si pensa che questa popolazione rappresenti il 6,6% dei cittadini di quella fascia di età.
Significa oltre 5.300 giovani caregiver presenti in Emilia-Romagna, e 2.120 solo a Bologna, anche se si immagina una elevata presenza di sommerso, specialmente dopo i due anni di pandemia. Le evidenze inoltre ci dicono che in alcuni casi si diventa giovani caregiver anche già a 5 anni.

Quando un componente della famiglia si ammala, soffre di una patologia cronica, di una malattia mentale, o di una disabilità, spesso sono i giovani, figli, fratelli o nipoti, presenti durante la giornata, a farsi carico delle attività di assistenza necessarie per accudirlo: dal gioco alla somministrazione dei medicinali, per periodi lunghi o brevi della sua giornata.
Si diventa così giovani caregiver, assistenti, senza saperlo, sottraendo tempo allo studio, allo sport, alle attività ricreative. Ci si responsabilizza alla cura, alla mediazione culturale, si apprendono lessico e azioni sanitarie e percorsi socio-assistenziali, ci si fa carico del supporto organizzativo, della cura della persona e della casa, ci si interessa del budget familiare, si offre sostegno anche emotivo e psicologico.

È un ruolo che si può tradurre in diversi livelli di “carico”, talvolta anche in soddisfazione e gratificazione, ma senza dubbio i giovani caregiver necessitano a loro volta di sostegno e accompagnamento in relazione ai propri compiti evolutivi: non è raro infatti che manifestino fatica nel percorso scolastico, stress piscologico, difficoltà a trovare occasioni di tempo libero per i propri coetanei.

Se ne parlerà martedì 24 maggio al convegno “Giovani Caregiver: verso una presa in carico comunitaria” ( dalle 9.30 alle 16 via Zamboni 13 ), organizzato dalla Città metropolitana e dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana (CTSSM) di Bologna: ad aprire i lavori il keynote Speech di Saul Becker, dell’Università del Sussex, tra gli studiosi più esperti di questo tema in ambito internazionale. Insieme a lui, nella prima parte della mattinata, interverranno Erika Ferranti vice presidente CTSSM, Laura Venturi dirigente Area sviluppo sociale Città metropolitana, Manuel Finelli dell’Università di Modena e Reggio Emilia. A seguire, in una tavola rotonda, dialogheranno alcune voci rilevanti del sistema socio sanitario: scuola, Azienda USL, gli uffici di piano che hanno sperimentato alcune esperienze di supporto ai giovani caregiver a Bologna, i giovani.

Il convegno di approfondimento rappresenta il lancio di un percorso, fortemente voluto dalla Città metropolitana e dalla CTSSM, che coinvolgerà i distretti del territorio bolognese in azioni di sensibilizzazione, individuazione e supporto di comunità rivolte ai giovani caregiver. Il pomeriggio sarà infatti dedicato a un momento di coinvolgimento dei partecipanti del territorio bolognese mentre nelle settimane successive saranno attivati sei diversi percorsi partecipativi, uno per ogni distretto, volti proprio a coinvolgere le comunità locali (amministrative, scolastiche, socio-sanitarie e dell’associazionismo) in un’azione che parta da una più specifica lettura dei bisogni in ogni territorio alla messa a punto di strumenti non solo di identificazione di questa popolazione, ma di supporto diffuso che veda il protagonismo di diversi attori locali, secondo l’approccio di una presa in carico comunitaria. Azioni specifiche trasversali riguarderanno poi le scuole secondarie di secondo grado del territorio, con una particolare attenzione agli aspetti di comunicazione e attivazione diretta. Ogni territorio sperimenterà quindi diverse azioni e modalità di intervento su questo fronte che alla fine del 2022 verranno poi valutate e messe a sistema per costruire una strategia della Città metropolitana per il sostegno ai giovani caregiver.

Qui il link per registrarsi al convegno

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