Va in scena martedì 31 maggio alle 20.30 al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, a ingresso libero, l’edizione 2022 di DolceAmaro, consueto appuntamento lirico sinfonico in forma semiscenica dedicato agli allievi di perfezionamento del Teatro al termine di un percorso guidato da docenti di fama mondiale, quali Leone Magiera, Mariella Devia, Barbara Frittoli, Chris Merritt e Michele Pertusi. Lo spettacolo unisce le competenze di due corsi di alta formazione tenuti dal Teatro Comunale di Modena con il sostegno del Fondo sociale europeo e della Regione Emilia-Romagna.
Lo spettacolo si vedrà infatti anche in diretta streaming sul canale YouTube del Teatro Comunale in una trasmissione realizzata, quale esperienza conclusiva, dagli allievi del corso di comunicazione in video nato dalla collaborazione con Edunova/Università di Modena e Reggio Emilia. A curare la regia di DolceAmaro sarà, come gli scorsi anni, Enrico Stinchelli, notissimo autore e conduttore del La Barcaccia, storica trasmissione in onda su rai radio 3, qui anche sulla scena nelle vesti di irresistibile anchorman. La parte musicale è affidata a Giovanni Di Stefano, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana. Il cast, di provenienza internazionale, sarà formato da Svetolik Belosliudov, Chao Liu, Maria Kokareva, Marta Lazzaro, Francesca Mercuriali, Kyubo Na, Radmila Novozheeva, Carlo Raffaelli, Simona Ritoli, Nuray Shalman e Vincenzo Tremante.
DolceAmaro rappresenta anche uno dei momenti più significativi di Modena Città del Belcanto, protocollo che unisce Comune di Modena, Fondazione di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli con lo scopo di coltivare la tradizione lirica cittadina unendo alla formazione dei giovani cantanti il momento pratico della produzione in palcoscenico e dell’esibizione in pubblico.
Come nelle scorse edizioni, il programma prevede l’esecuzione di celebri numeri vocali dal repertorio operistico uniti da un percorso narrativo che quest’anno sarà ‘Il gioco delle coppie’.
“È un tema che fa da perno a qualsiasi trama operistica che si rispetti – spiega Stinchelli -. L’opera, come si sa, ha sempre visto intrecciarsi trame e situazioni d’ogni tipo, spesso anticipando tematiche che oggi troviamo di piena attualità (pensiamo, ad esempio, al cosiddetto femminicidio, una costante in ogni drammaturgia melodrammatica). Così nel quartetto del Don Giovanni di Mozart, che apre la serata, abbiamo una situazione che ricorda assolutamente Uomini e Donne della De Filippi, cioè una coppia impossibile, Don Ottavio e Donna Anna e Don Giovanni con Donna Elvira, tutti assolutamente mal assortiti. Con il Quartetto di Rigoletto siamo di fronte ad altre due coppie impossibili: il Duca, libertino e cinico, Maddalena la prostituta, Rigoletto il buffone gobbo con sua figlia Gilda, deflorata dal Duca eppure innamorata persa del suo stupratore. Un bel pasticcio, che Verdi risolve nel geniale Quartetto del III atto, ‘Bella figlia dell’amore’. Gran finale in discoteca: Elisir d’amore! Nemorino, ubriaco dal troppo Bordeaux bevuto viene circondato da tutte le donne del paese, che lo corteggiano non per amore vero ma perché è diventato ricchissimo, fino all’esplosivo e divertentissimo arrivo del dottor Dulcamara.
Per vedere lo spettacolo: www.teatrocomunalemodena.it