Saranno posati almeno 15 chilometri di cavi elettrici, due chilometri di fibra ottica e 50 chilometri di cavi per rete dati e fonia. Verranno riqualificate 200 finestre, delle quali 183 saranno sostituite, verranno installati circa 850 nuovi corpi illuminanti con lampade e piantane a led di nuova generazione, oltre che installati 100 metri lineari di strisce led.
Questo, in cifre, l’intervento di riqualificazione energetica e impiantistica che da oggi, mercoledì 1 giugno, interesserà i circa 7.600 metri quadri del Palazzo comunale, nell’area del sito Unesco, e che è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dalla direttrice generale del Comune di Modena Valeria Meloncelli, dal dirigente del settore Ambiente Roberto Bolondi e dall’amministratore delegato AcegasApsAmgaServizi Energetici (Ase) Giorgio Golinelli. L’intervento proseguirà per tutta l’estate, fino a fine settembre, con 11 cantieri a rotazione che interverranno su impianti elettrici, illuminazione, infissi e rete dati, senza interrompere le attività degli uffici.
Complessivamente, questo intervento produrrà un efficientamento energetico pari al 14 per cento, equivalente a un risparmio di energia di 147 mila KWh, ossia 25,3 tonnellate di Co2 in meno (l’equivalente dell’assorbimento annuo di 170 alberi). Con il rifacimento di tutte le linee elettriche dell’edificio, propedeutico all’ottenimento della Certificazione prevenzione incendi, è prevista anche la sostituzione di una delle due cabine elettriche che attualmente alimentano il complesso immobiliare. I lavori di riqualificazione energetica sono eseguiti da Ase, la società del gruppo Hera titolare del contratto d’appalto del servizio energia per gli edifici comunali, per un valore di oltre un milione di euro. Per l’intervento il Comune ha ottenuto un contributo di 500 mila euro di fondi europei (Asse 4 del Por Fesr 2014-2020) nell’ambito di un finanziamento da un milione e 400 mila euro per lavori eseguiti anche in scuole e altri edifici pubblici.
A seguire, dopo l’estate, il Palazzo municipale sarà interessato da un intervento di tipo strutturale, che comprenderà la riparazione con rafforzamento locale dell’edificio e l’ampliamento dell’Acetaia, e di restauro e adeguamento funzionale, con il rifacimento di alcune pavimentazioni, la pulizia dei muri e delle colonne, così come di tutti gli scuri dei prospetti esterni, la sistemazione della sede Iat (ufficio Informazioni e accoglienza turistica) al piano terra, il riassetto a uffici del terzo e quarto piano del Municipio per le parti oggi non pienamente utilizzate, insieme a un nuovo collegamento al piano terra con un’uscita di emergenza. Anche l’intervento strutturale, di restauro e adeguamento funzionale, del valore complessivo di 4 milioni 140 mila euro, cofinanziato per 1 milione 320 mila euro nell’ambito delle risorse post sisma, sarà suddiviso in fasi in modo da interferire il meno possibile con le attività degli uffici e avrà una durata complessiva di circa due anni. Per tutti gli interventi è previsto il confronto continuativo con la Soprintendenza per i relativi pareri. È infine previsto un adeguamento dell’impianto di climatizzazione del Palazzo e del sistema di adduzione dell’acqua potabile.
Durante l’estate il cantiere non sarà visibile all’esterno se non in casi di particolare criticità ai fini della sicurezza, viene invece occupato il cortiletto interno del Municipio, cosiddetto del Perseo, che rimane comunque utilizzabile dai pedoni e per raggiungere il deposito bici. Un sistema di impalcature esterne sarà invece necessario per i lavori sulle facciate che inizieranno dopo l’estate e che saranno organizzati per piccoli settori.
Il Palazzo occupa un intero isolato nel cuore dell’area del sito Unesco ed è frutto dell’accorpamento nel corso dei secoli, a partire del medioevo, di una decina di diversi edifici: oltre alle Sale storiche e all’area del Consiglio comunale vi trovano posto gli uffici di diversi servizi comunali. Con i lavori si interviene per la prima volta dopo decenni sui diversi sistemi del complesso immobiliare e saranno suddivisi in più fasi, per un valore complessivo intorno ai cinque milioni e mezzo di euro.
SI PROCEDE PER SETTORI
Prendono il via dall’area “contratti” al primo piano i lavori di riqualificazione energetica del Palazzo municipale, per poi proseguire negli altri settori sulla base dei quadri elettrici che, di volta in volta, verranno distaccati.
L’intervento prevede infatti il rifacimento di tutto l’impianto elettrico del Palazzo, piuttosto datato (in alcuni settori è ancora presente la corrente a 125v), compresa l’illuminazione, con la sostituzione dei corpi illuminanti con lampade e piantane a led, ma anche il rinnovo della rete dati obsoleta e la sostituzione delle finestre della maggior parte del Municipio (183 su 200, le altre verranno riqualificate). Tutti gli interventi, le modalità operative e i materiali che verranno utilizzati sono stati validati dalla Soprintendenza per i Beni culturali e presentati al Comitato Unesco.
Per non interrompere le attività dell’Ente, l’edificio è stato suddiviso in 11 blocchi dove vengono realizzati a rotazione gli interventi.
I locali interessati sono circa 300 per una potenza installata di quasi 99 mila Watt, intorno ai 13 Watt per metro quadro. La durata media degli interventi in ognuno degli 11 blocchi è prevista in due-tre settimane durante le quali le attività degli uffici verranno riorganizzate utilizzando altre aree del Palazzo e, quando è possibile, giornate lavorative in smart working. I lavori di riqualificazione energetica sono organizzati su doppi turni, con 16 ore di attività, per completare gli interventi il prima possibile e ridurre al minimo i disagi sugli uffici.
L’area di accantieramento sarà quella del Cortile del Perseo, lato via Scudari, oltre a una zona sulla stessa via attualmente adibita al servizio C’entro in bici, la cui postazione viene ricollocata in via Castellaro.
I 183 nuovi infissi che verranno installati (79 esterne e 104 su cavedi o lucernai) saranno in legno con doppi vetri e si procederà all’eliminazione delle veneziane ancora presenti in alcune delle finestre. Questo intervento consentirà di migliorare non solo l’efficienza energetica, ma anche il confort acustico e la sicurezza, garantendo gli attuali livelli di illuminazione naturale. Per i rimanenti infissi, relativi alle Sale storiche, è invece previsto un restauro conservativo.
Il rinnovo dell’illuminazione riguarderà la quasi totalità dell’edificio e coinvolgerà 618 punti luce, consentendo non solo di adeguarsi all’attuale normativa, ma anche di ottenere un’importante riduzione dei consumi, grazie a un decremento della potenza installata pari al 39 per cento, risultato ottenibile grazie alla sostituzione di 849 corpi illuminanti e delle lampadine presenti sui lampadari storici, oltre all’installazione di oltre 100 metri di strisce a led che verranno posizionate sui cornicioni a soffitto, di faretti a ottiche variabili e di piantane museali dedicate all’illuminazione delle opere d’arte presenti nell’edificio.
Con l’ammodernamento dell’impianto elettrico verranno eliminate intere sezioni del vecchio impianto e posati oltre 15 chilometri di cavi, 4 chilometri di canaline, 330 nuove prese, 240 interruttori e 24 quadri elettrici. La nuova cabina elettrica che andrà a sostituire una delle due presenti sarà realizzata su misura per i locali in cui verrà inserita, sarà dotata di trasformatori a bassissime perdite di trasformazione e includerà un nuovo quadro elettrico generale.