Sicure e funzionali. A prova di sisma e dotate di autonomia energetica. Facilmente raggiungibili e servite dalle reti di acqua, gas, elettricità, telefonia fissa e cellulare e, preferibilmente, dalla fibra ottica.
La Giunta regionale ha approvato la delibera che definisce tipologie e caratteristiche delle strutture e delle aree di Protezione civile dell’Emilia-Romagna. Con una serie di adeguamenti per i quali gli Enti locali possono chiedere un cofinanziamento: le risorse per il triennio 2022-2024, all’interno del Fondo regionale per la Protezione civile, ammontano a 5,7 milioni di euro.
“Tutte le strutture della rete di Protezione civile, sia che si tratti di Centri Unificati Provinciali che di Centri Operativi Comunali o Sovracomunali, o anche di Centri di prima Assistenza o di altre tipologie, sono cuori pulsanti del nostro sistema- spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-. Per questo l’obiettivo è completare le opere necessarie a garantire una sede adeguata, in ogni ambito. La gestione delle emergenze e le sfide che i cambiamenti climatici comportano, ci spingono a potenziare le strutture del sistema; con questa delibera diamo agli Enti locali una prospettiva per programmare, pianificare e progettare nel migliore dei modi”.
Ogni anno le richieste di finanziamento andranno presentate entro il 30 ottobre. Per il 2022 è prevista anche una prima finestra temporale, con scadenza il 31 luglio. Una volta ricevute le richieste si procederà alla valutazione di quelle che possono essere ammesse a contributo. Se dovessero eccedere la disponibilità di risorse, si darà priorità alle azioni di finanziamento che riguardano strutture collocate all’interno dei Comuni che hanno adottato la pianificazione, e in base al livello di progettazione.
Cosa prevede la delibera
Gli Enti locali, secondo quanto previsto dalla normativa, devono dotarsi di strutture ed aree ad hoc; realtà, queste, che vanno implementate e mantenute in efficienza, oltre a poter essere utilizzate, in fase di emergenza, anche dagli altri soggetti istituzionali e dalle strutture operative dei sistemi – nazionale e regionale – di Protezione civile.
Per soddisfare le caratteristiche delle strutture e delle aree indicate dalla delibera, gli Enti locali potranno presentare all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile una richiesta di contributo. Fino a un finanziamento massimo di 40.000 euro, per creare e rafforzare i Centri Operativi Comunali (Coc); fino a un massimo di 200.000 euro per i Centri Sovracomunali (Cs); fino a un massimo di 80.000 euro per le Aree di prima Assistenza; fino a un massimo di 100.000 euro per i Centri di prima Assistenza; fino a un massimo di 80.000 euro per le Aree di Ammassamento.
Gli Enti locali possono presentare inoltre all’Agenzia regionale una richiesta di contributo per il concorso alla realizzazione, implementazione e manutenzione straordinaria delle sedi dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari, ospitate presso immobili di proprietà dei Comuni; e per il concorso alle spese sostenute dai Comuni per la manutenzione e gestione ordinaria delle spese dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari.