C’è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Ma presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in spietati e infallibili killer. Li chiamavo stiddari. Tra la fine degli anni ’80 e gli inizi del ’90 seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss posati, allontanati dalle famiglie, li usarono come manovalanza per sistemare i loro conti interni. Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente?
Di loro parlerà Carmelo Sardo, giornalista del Tg5, intervistato da Pierluigi Senatore, Venerdì 17 giugno alle ore 21 nel Parco di Villa Benvenuti a Formigine (Via per Sassuolo 6).
L’incontro rientra nella rassegna “Di mafia parliamo anche d’estate”, organizzata dal Comune in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e l’Università Popolare di Formigine e patrocinata da Avviso Pubblico.