Dati preoccupanti, quelli pubblicati nei giorni scorsi dall’Ufficio Statistiche del Comune di Modena che riportano un aumento esponenziale dei prezzi al consumo a Modena. Inflazione alle stelle e costi lievitati per molti settori, tra i quali anche quello della ristorazione. Fiepet: “Ristoranti e bar hanno aumentato i loro prezzi? Purtroppo sono stati costretti, per loro sta diventando insostenibile mantenere i propri locali
Una denuncia che arriva dalla Federazione Italiana degli esercenti pubblici e turistici di Modena in relazione all’aumento dei prezzi al consumo della città di Modena. Nel mirino gli aumenti, in particolare quelli di bar e ristoranti che, come segnala l’Ufficio Statistiche del Comune di Modena, sono in crescita nell’ultimo mese.
“Ristoranti e bar – spiega Catia Fornari, Presidente Provinciale Fiepet Confesercenti Modena – hanno tenuto fermi i listini fino al mese di marzo, limando i propri margini di guadagno visto che gli aumenti dell’energia datano ottobre-novembre 2021, nella speranza che i costi energetici fossero contenuti da misure governative, che è vero ci sono state, ma hanno impattato soprattutto sulle imprese industriali. Ora con la previsione che i costi di gas e luce resteranno su livelli elevati anche nei prossimi mesi ed in presenza di aumenti di listini dei prodotto alimentari che per noi sono materie prime, hanno dovuto recuperare almeno una parte di questi aumenti”.
Un bar consuma mediamente 17.000KW di energia elettrica, mentre un ristorante arriva mediamente a 45.000kw, mentre il consumo di gas è molto più variabile a seconda delle attrezzature e dalla estensione dei locali. L’aumento che le imprese hanno rilevato è mediamente del 120% sul 2021.
L’Ufficio Studi Confesercenti Modena ha valutato come l’incidenza dei costi energetici nelle imprese sia raddoppiata in pochi mesi: dal 16 al 32% del totale dei costi di funzionamento. “Con gli ultimi aumenti dei listini recuperiamo solo in parte la perdita di redditività che le nostre imprese hanno registrato negli ultimi mesi, ma siamo responsabili e sappiamo che non possiamo al momento scaricare tutti gli aumenti sui prezzi al consumo” conclude Catia Fornari.