Un nuovo rinvio per il processo a carico di Patrick Zaki – una vicenda giudiziaria che si trascina ormai da oltre due anni. Benché dallo scorso 8 dicembre lo studente dell’Università di Bologna non sia più in carcere, Patrick resta ancora in attesa che la sua vicenda giudiziaria trovi una conclusione.

“Un ennesimo rinvio che ci delude e rinnova l’angoscia di Patrick e di tutti noi”, dichiara il Rettore dell’Alma Mater Giovanni Molari. “Speriamo almeno che per Patrick ci sia, in attesa della definitiva liberazione, la possibilità di viaggiare e di tornare a Bologna per proseguire i suoi studi. La sua Università non vede l’ora di riabbracciarlo, e nel frattempo continuerà a impegnarsi perché l’attenzione nazionale e internazionale rimanga desta, a tutela di Patrick”.

“A ogni rinvio l’amarezza è più forte”, aggiunge il Delegato dell’Ateneo per Studentesse e Studenti, Federico Condello, “ma non viene mai meno la speranza che a Patrick sia riconosciuta la giustizia che attendiamo, né la volontà di fare tutto il possibile per riaverlo con noi”.

Il rettore Giovanni Molari, che aveva voluto proprio Patrick come ospite per l’inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023, manifesta la calorosa vicinanza della comunità universitaria allo studente egiziano, arrestato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020, mentre stava tornando a casa per un breve periodo di pausa prima di iniziare il suo secondo semestre di studi all’Università di Bologna, dove è iscritto al Master europeo GEMMA in Studi di genere e delle donne.

Qualche giorno fa il Rettore aveva avuto modo di dialogare con Patrick, assieme alla Coordinatrice del Master GEMMA Rita Monticelli, nel corso di un incontro pubblico cittadino in Piazza Maggiore, durante il quale la città ha potuto manifestare tutto il suo affetto e tutto il suo impegno per la liberazione dello studente. Patrick, lo scorso 16 giugno, ha compiuto 31 anni: gli auguri dell’Alma Mater gli sono giunti dallo stesso Rettore.

“Non è purtroppo l’esito che ci aspettavamo, soprattutto dopo due anni di una vicenda giudiziaria dai contorni indefiniti che ai nostri occhi appare sempre meno comprensibile. Un rinvio che fa male, soprattutto dopo aver visto e condiviso con Patrick l’entusiasmo e la voglia di riprendere presto i suoi studi in presenza a Bologna. Lo abbiamo salutato e incoraggiato con un grande applauso poche sere fa in Piazza Maggiore, durante una iniziativa molto partecipata. A Patrick vorrei dire anche oggi: non mollare, l’abbraccio di Bologna è per te, ti aspettiamo fiduciosi di poter festeggiare la fine di questo incubo”.
Così il sindaco Matteo Lepore.

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