Assieme al dramma della siccità, la crisi della manodopera sta mettendo a dura prova le aziende agricole della nostra provincia: in pieno periodo di raccolta della frutta e delle ortive nei campi mancano sia il personale meno specializzato che i tecnici più esperti.
“I motivi della mancanza di personale sono noti – spiega il direttore di Confagricoltura Modena Stefano Gasperi – il lavoro nei campi è faticoso e poco attrattivo per i lavoratori italiani, gli orari sono poco allettanti perché per molti lavori non ci sono sabati o domeniche, oltre al fatto che si tratta spesso di lavoro stagionale che non assicura stabilità nel tempo”.
Una soluzione va trovata prima che i frutticoltori della provincia decidano di estirpare i frutteti che, tra aumento dei costi delle materie prime, avversità atmosferiche e insetti alieni, non garantiscono più la giusta remunerazione.
Confagricoltura Modena è quindi scesa in campo fornendo la propria collaborazione sia alla Prefettura che ai Sindaci di tutti i Comuni della Provincia per fare incontrare domanda e offerta di lavoro.
“Nei giorni scorsi abbiamo scritto a tutti i sindaci per metterci a loro disposizione, vogliamo dare il nostro contributo per cercare di risolvere il problema della manodopera delle aziende associate, soprattutto per andare incontro alle necessità dei rifugiati che fuggono dai territori di guerra – sottolinea Chiara Venturi dell’ufficio sindacale di Confagricoltura Modena -, ma ci preme anche collaborare con tutte le associazioni che operano sul territorio per contribuire all’occupazione, e in questo abbiamo accolto favorevolmente l’invito della Prefettura per la creazione di un tavolo di confronto in ottica occupazionale”.