Aldo Zanetti di Modena, insieme al figlio Andrea, con il loro Aceto Balsamico Tradizionale, si aggiudica il 56° Palio di San Giovanni con ben 320,972 punti. La cerimonia di premiazione, aperta a tutti, si sta svolgendo ora a Spilamberto, in Piazza Rangoni.
Hanno ricevuto un riconoscimento anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si è classificato Stefano Pivetti di San Prospero con 316,283 punti, al terzo – a sorpresa – proprio il Gran Maestro Maurizio Fini di Modena con i 315,398 punti per il prodotto della sua acetaia famigliare; seguono l’aceto della Consorteria del Balsamico Tradizionale di Spilamberto con 315,017 punti e Roberto Reggianini di Nonantola con 314,794 punti.
Il primo classificato ha ricevuto prestigiosi premi: il diploma ufficiale della Consorteria, un cucchiaino d’oro per l’assaggio e il “torrione di Spilamberto”, che viene consegnato anche a tutti i finalisti: si tratta di un bassorilievo in bronzo che raffigura il torrione di Spilamberto. Dopo alcuni giorni dalla premiazione, poi, arriva il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si recherà a casa del vincitore per marchiare a fuoco le botti dell’acetaia con il logo della Consorteria.
Ecco la graduatoria ufficiale degli altri sette Aceti Balsamici Tradizionali finalisti:
6° Roberto e Stefania Antichi di Modena con 314,706 punti
7° Gianni Zanghieri di Campogalliano con 314,426 punti
8° Fabio Malaguti di Modena con 314,022 punti
9° Gabriele Zanasi di Modena con 313,711 punti
10° Luisa Pozzi di Castelvetro con 313,272 punti
11° Luigi Bottini di Modena con 313,039 punti
12° Christian Stefani di Modena con 311,556 punti.
Quest’anno i numeri del Palio sono particolarmente alti: 1.636 i partecipanti, quasi 150 in più dello scorso anno; 16mila sono le provette in cui sono stati suddivisi i campioni delle acetaie partecipanti e sono state consegnate dalla Consorteria a 280 tra Maestri Assaggiatori, Assaggiatori, Allievi Assaggiatori: ciascuno di loro ha potuto accedere a un sistema di valutazione online, potendo così completare tutte le fasi di assaggio e valutazione in autonomia, ma con un’assistenza continua da remoto. Oltre 800 le ore di lavoro per uno staff operativo di 40 volontari senior – battezzati “la Compagnia della Provetta” – che si è occupato, tra l’altro, delle consegne a domicilio dei campioni per gli assaggi – affiancato da 6 volontari junior, il “Tablet Team”, dedicati al supporto informatico.
“Questi ultimi tre anni sono stati particolarmente impegnativi, è cambiato il mondo intero e un’associazione tradizionalista come la nostra ha dovuto affrontare un vero e proprio tsunami: la strada tracciata – fatta di incontri, tavoli di assaggio, partecipatissime serate di degustazione – improvvisamente non esisteva più – sottolinea il Gran Maestro Maurizio Fini – Abbiamo dovuto inventare e tracciare percorsi nuovi per portare avanti il nostro lavoro e continuare a valorizzare la cultura del Balsamico Tradizionale. E allora, grazie alla tecnologia, sono nati gli “assaggi a domicilio”, i tavoli virtuali, un software ad hoc per caricare le valutazioni. Però questa scossa è stata utile: il cambiamento è entrato nel nostro DNA e ora non ci spaventa più nulla” conclude il Gran Maestro.