Risorse per il personale della sanità pubblica. È quello che chiede la Cisl Fp Emilia Centrale, stamane (lunedì) in presidio all’ospedale Santa Maria Nuova e martedì in Piazza del Monte, in centro a Reggio Emilia, per incontrare i cittadini e spiegare i perché di una protesta. Con i sindacalisti della sanità della funzione pubblica, i delegati e le rsu dell’Ausl di Reggio Emilia, anche la segretaria generale della Cisl Rosamaria Papaleo.

“Una iniziativa straordinaria. Recenti casi di violenza delle persone estenuati dalle attese ai pronto soccorso – osserva Gennaro Ferrara, segretario Cisl Fp – sono purtroppo la spia di una carenza di personale endemica. Il volantinaggio di martedì e i presidi reggiani ricalcano quelli sui territori, anche a Bologna davanti alla sede della Regione. Da un lato rivolgiamo un appello alla popolazione di portare pazienza, perché il personale è lì per curare loro, dall’altro chiediamo un percorso che doti finanziariamente di risorse adeguate i lavoratori. L’aumento di 450 unità, a Reggio Emilia (da 5550 a 6000, in 4 anni), purtroppo non è sufficiente e avviene a fronte di risorse immutale: cala così il valore della produttività, non si paga lo straordinario, mancano risorse per fasce e incarichi, alcuni settori o ospedali periferici sono sguarniti e si arrivano a tagliare, temporaneamente, posti letto. Il covid – osserva Ferrara – purtroppo esiste ancora, con esso la terapia intensiva, l’hub vaccinale, i doppi percorsi al pronto soccorso, mentre i professionisti contagiati non sono stati sostituiti e si devono smaltire chilometriche liste di attesa”.

“Ci appelliamo al sindaco, ai consiglieri comunali, alla Provincia e gli amministratori a incontrarci in piazza del Monte. Siamo contro un modello di privatizzazione della sanità e siamo contro il taglio dei servizi: urgono soluzioni tenendo presente che la sanità si rilancia partendo dai professionisti”.

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