“Di mafia non si deve mai e poi mai smettere di parlare, in tutte le lingue e in tutte le forme e declinazioni possibili come diceva Paolo Borsellino, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di ospitare nella nostra piazza centrale questo atteso spettacolo teatrale interamente dedicato a due Uomini, due giganti, due veri monumenti delle nostre Istituzioni”.

Così il Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano nell’annunciare l’appuntamento in programma martedì sera 19 luglio in piazza Garibaldi dove, sul grande palco centrale nel cuore della città, nel giorno esatto della ricorrenza del trentennale della strage di via D’Amelio e nel ricordo anche della strage di Capaci, andrà in scena “Giovanni e Paolo. Al di là di Falcone e Borsellino”: dalle 21.00 sipario alzato su questo spettacolo portato in scena dalla Compagnia Teatrale la Bottega del pane, con la regia di Dario Garofalo e realizzato in collaborazione con la Giunta Distrettuale Emilia Romagna dell’ANM e con il patrocinio di Avviso Pubblico.

“Sarà sicuramente una serata ricca di emozioni molto forti dove il faro centrale sarà rappresentato proprio dalla straordinarietà e dall’unicità dell’azione portata avanti da questi grandi uomini, prim’ancora che straordinari magistrati, costretti a pagare a caro prezzo, con la loro vita, così come le donne e gli uomini delle loro scorte, il loro sconfinato rispetto dei valori più sacri del nostro Paese e la loro costante e preziosissima lotta alla mafia – aggiunge il primo cittadino ricordando che – Falcone e Borsellino rappresentano non “un” esempio, ma l’esempio da seguire, per ognuno di noi nel proprio piccolo, nella propria quotidianità. Questi messaggi li dobbiamo custodire  tutti insieme: non ci dobbiamo mai voltare dall’altra parte, continuando ad imprimere sempre più forza nella lotta costante a questo “cancro” del nostro tempo, anche attraverso iniziative come quella che ospiteremo martedì proprio nel cuore della nostra Città. Sì, proprio nella nostra bellissima piazza centrale, non solo per questioni di spazio, ma anche e soprattutto come simbolo, perché è al Cuore e alla testa della nostra Comunità che desideriamo parlare: lo stiamo facendo da anni, anche attraverso la rassegna culturale “Fai la cosa giusta”, ovunque, nelle scuole, nelle biblioteche, nei teatri, anche attraverso i social network con lunghe dirette perché non ci hanno fermato nemmeno i due lockdown. E continueremo a farlo  – ha concluso – imprimendo sempre più forza nell’azione di contrasto alla malavita e, al contempo, di diffusione della cultura della Legalità, per non dimenticare e per non dimenticarci, soprattutto di chi ha perso la vita per tutelare la nostra e quella dei nostri figli”.

 

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