A giugno l’inflazione accelera di nuovo salendo a livelli che, a Modena, non si registravano dal dicembre 1985. Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi nell’ambito sia dei beni sia dei servizi. In particolare, energia elettrica, gas di rete, trasporti e alimentari, coadiuvati dai servizi ricettivi in aumento fisiologico stagionale, determinano una spinta vigorosa su un’ampia gamma di beni ad alta frequenza di consumo.
Nel mese di giugno 2022, aumenta dell’8,2% l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) su base tendenziale annua; rispetto a maggio, l’indicatore cresce dell’1,4 per cento. Dopo la crescita di maggio, quindi, l’indice dei prezzi aumenta nuovamente, incrementando ulteriormente l’inflazione. È quanto emerge dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio, dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat.
In particolare, in giugno i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in salita (+1,7%) sul totale dei beni; continuano infatti a crescere i beni energetici (+5,4%), i beni non regolamentati (+1,7%), affiancati dai beni alimentari (+1,2%), i beni durevoli (+0,9%) e gli altri beni (+0,6%). Stabili i tabacchi. Anche il totale dei servizi accelera rispetto a maggio (+1,3%): nello specifico, segno più per i servizi relativi ai trasporti (+3,1%); servizi ricreativi e culturali (+2,0%); i servizi non regolamentati (+1,4%); servizi relativi all’abitazione (+0,4%) e i servizi vari (+0,2%). Leggerissima flessione per i servizi relativi alle comunicazioni (-0,1%).
La divisione “Trasporti” (+3,5%) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante dovuto alla crescita del prezzo dei carburanti, che stanno salendo ai massimi storici, e all’incremento notevole dei costi del trasporto aereo e dei servizi di noleggio. Aumentano anche i servizi di riparazione su automobili e motociclette, mentre sono in lieve flessione le biciclette.
Cresce significativamente (+2,7%) anche la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione”: anche in questo mese, come già a maggio, proseguono i rincari fisiologici stagionali, specialmente per quanto riguarda i servizi di alloggio.
Nessun rallentamento nemmeno per la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” che, anzi, incrementa ulteriormente l’accelerazione (+2,4%). Crescono, in particolare, energia elettrica e gas di rete, affiancati da spese condominiali, gasolio da riscaldamento e, moderatamente, affitti.
Aumento significativo nella divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+1,7%) dove sono in salita i prezzi di mobili e arredi, oltre a quelli dei grandi elettrodomestici e dei beni non durevoli, come i prodotti per la pulizia. Stabili, invece, le spese per i servizi di pulizia e manutenzione della casa.
In crescita anche “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+1,3). Con l’eccezione dei vegetali, in calo congiunturale, sono in crescita tutte le classi di spesa interne alla categoria, in particolare pesci e prodotti ittici, latte, pane e cereali, formaggi e uova, carni, oli e grassi.
“Bevande alcoliche e tabacchi”, categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale, fa segnare +0,4%, con una salita di vini, birre e alcolici in generale mentre non ci sono oscillazioni per i tabacchi.
Un aumento analogo (+0,4%) si registra per “Ricreazione, spettacoli e cultura” con una crescita delle spese per articoli di cartoleria, pacchetti vacanza, animali domestici e relativi prodotti. Da segnalare la flessione su apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione (per esempio televisori e stereo), computer e tablet.
Un incremento lievemente inferiore (+0,3%) riguarda le “Spese per la salute” e in particolare i servizi dentistici e paramedici, mentre sono stabili i prodotti farmaceutici e i servizi medici generici.
A differenza del mese di maggio, cresce leggermente anche la divisione “Altri beni e servizi” (+0,2) a causa del rincaro degli apparecchi elettrici e non per la cura della persona e degli effetti personali, mentre restano fermi i prezzi di servizi bancari e finanziari e di parrucchieri e centri di bellezza (le classi più pesanti della divisione).
Era già calata in maggio e cala ulteriormente (-0,5%) la divisione “Comunicazioni”, categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale, a causa della diminuzione dei prezzi di apparecchi e servizi telefonici.
Rimangono stabili “Abbigliamento e calzature” e, per il settimo mese consecutivo, il settore “Istruzione”.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.