Sono stati presentati, durante il Tavolo di coordinamento di Insieme per il lavoro  presieduto dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e dall’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, i principali risultati del progetto promosso da Città metropolitana, Comune di Bologna, Arcidiocesi e Regione Emilia-Romagna. I numeri sono contenuti nel Piano di lavoro annuale che è stato licenziato dal Tavolo di coordinamento e che traccia un’analisi delle attività del primo quinquennio di Insieme per il lavoro che ha visto, al 31 gennaio 2021 la presenza di 109 imprese iscritte al Board e oltre 250 che collaborano con il progetto.

Nel periodo giugno 2017–dicembre 2021, si sono iscritte a Insieme per il lavoro 5.297 persone, di cui hanno svolto il colloquio di accesso e sono state prese in carico dal servizio in 4.012. Il 54% degli iscritti è composto da uomini e il restante 46% da donne. Il 40% degli iscritti ha più di 50 anni. Il trend delle persone che si iscrivono avendo un titolo di laurea è rimasto di fatto stabile negli anni: il 18% nel 2019 e nel 2020, numero che sale al 20% nel 2021 e nel 2022. Ma è peculiare il dato degli iscritti under 35 che sono passati dal 32% del 2019, al 38% del 2020 e al 40% del 2021.

Nel primo quinquennio gli inserimenti lavorativi mediati direttamente da Insieme per il lavoro sono stati 1.410, in questo modo nei primi cinque anni è stata data una risposta concreta a più di una persona su quattro andata a colloquio.

Per quanto riguarda il genere, le persone inserite sono quasi equamente divise fra uomini (55%) e donne (45%). La fascia di età con il numero più alto di persone inserite, che è anche una delle più complesse in termini di occupabilità, è quella 50-60 anni (28,27%), che è anche la fascia di età con il maggior numero di iscritti al progetto.

Il solo 2021 ha pesato per inserimenti lavorativi effettuati per il 39%: l’anno scorso, infatti, gli inserimenti lavorativi sono stati 552. La forma contrattuale più comune tra le persone inserite è il tempo determinato: il 63% dei contratti. In crescita gli indeterminati dal 2019.

Il primo semestre del 2022 si caratterizza per una leggera flessione del numero di persone che si rivolgono a Insieme per il lavoro: 347 persone nel primo semestre 2022 contro le 783 iscritte nel corso dell’intero 2021. Significativa, invece, la riduzione se paragonata al numero di iscrizioni pre-pandemia (nel 2019 si erano iscritte 1.485 persone).

I primi sei mesi dell’anno, pur a fronte di una riduzione di iscritti, hanno visto un significativo aumento del numero di inserimenti rispetto allo stesso periodo dell’anno prima: nel 2022 sono stati 302 gli inserimenti nei primi sei mesi, contro i 232 dello stesso periodo del 2021.

“In questi anni Insieme per il lavoro si è dimostrato un grande strumento per affrontare le difficoltà – ha detto l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi – che ha offerto ascolto e dato risposte a chi aveva bisogno. L’obiettivo è dunque lavorare per farlo crescere di più, non soltanto con la squadra che l’ha portato avanti in modo diretto fino a oggi ma anche con tutti i soggetti coinvolti nel progetto. Abbiamo la grande responsabilità di affrontare il momento presente e temo ci aspettino tempi difficili, per questo potrebbe essere utile lavorare non solo per rafforzare il matching tra la domanda e l’offerta ma anche per creare nuovo lavoro, anche attraverso i percorsi per l’autoimpiego”.

Per il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: “I numeri presentati raccontano come ci sia un impatto positivo di Insieme per il lavoro. Il nostro progetto è unico a livello nazionale. Occorre aggiornarlo al momento che il Paese sta vivendo. Ad esempio per andare incontro alla crescente richiesta di competenze e figure in certi settori. Incrociare domanda e offerta è diventato urgente”.

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