Interveniamo per fare maggiore chiarezza in merito alla divulgazione di notizie infondate riguardo i rimborsi alluvione, notizie che generano ulteriore preoccupazione in una situazione già molto delicata di suo. Basta ascoltare i primi 20 minuti del consiglio di giovedì scorso per rendersi conto di come stiano effettivamente le cose.

La raccolta delle domande si è conclusa il 17 dicembre 2021. I successivi due mesi sono stati dedicati all’avvio delle istruttorie (quindi siamo ampiamente dentro i 180 giorni concessi dalla direttiva per iniziare ad elaborare le pratiche), e alla stima definitiva dei danni, funzionale ad ottenere il primo trasferimento di risorse necessario a iniziare ad erogare i rimborsi.

Fino al mese di aprile l’ufficio alluvione ha inoltre proceduto a gestire ed erogare 1,4 milioni di euro di ristori ai cittadini, contributi forfettari, a fondo perduto, riconosciuti per alcune spese extra, escluse dai rimborsi previsti dalla legge nazionale di Protezione Civile (cosiddette linee A, B e C). Si è trattato di oltre 2000 domande nel complesso.

Non abbiamo mai preso l’impegno di concludere entro giugno, come qualcuno va dicendo: sarebbe stato ingannare la gente e non è cosa che ci appartenga. Ci siamo invece presi l’impegno di iniziare l’erogazione dei primi rimborsi entro marzo e lo abbiamo rispettato, come pure anche stringere un accordo con un istituto di credito per chi avesse difficoltà di finanziamento. Da marzo sono state chiuse 200 domande e circa altrettante sono in corso di elaborazione. Constatiamo però che molte domande richiedono correzioni ed integrazioni e che un numero significativo presenta caratteristiche che, se non ben analizzate caso per caso, porterebbero alla loro esclusione. Lavorare seriamente significa aiutare i cittadini, non creare falsi allarmi e paure. Vogliamo rassicurare i Nonantolani che quando una pratica presenta un problema l’ufficio si attiva per favorire la sua soluzione, o in autonomia o contattando direttamente gli interessati e che non viene né messa da parte né genera un rallentamento delle operazioni, ma si procede con altre istruttorie, in rigoroso ordine cronologico, in attesa che il cittadino intestatario della pratica produca le integrazioni richieste . L’ufficio non è mai fermo.

Siamo consapevoli che si possa fare di più e meglio e per questo abbiamo deciso di riorganizzare l’ufficio per rispondere a tutti entro fine anno, incrementando l’organico con personale comunale già dipendente e differenziando meglio i compiti fra gli operatori.

Invitiamo tutti a riferirsi solo a fonti ufficiali e certe, lasciando perdere le strumentalizzazioni tese a dividere la comunità e che servono solo a generare timore nelle persone già duramente messe alla prova dall’alluvione e dalle sue conseguenze.

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