Veduta dell’allestimento al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Foto di Ornella De Carlo
Courtesy Settore Musei Civici Bologna

Ci sono anche il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e la Fondazione Rocca dei Bentivoglio di Valsamoggia tra le 18 realtà italiane vincitrici della sezione “acquisizione” del bando “PAC – PIANO PER L’ARTE CONTEMPORANEA” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per le proposte progettuali per l’acquisizione, la produzione e la valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. Alle due realtà bolognesi vanno complessivamente oltre 180mila euro.

Grazie a questo importante riconoscimento assegnato al progetto Immagini d’autore come opere e come fonti per la ricerca storica, il MAMbo potrà incrementare le proprie raccolte, acquisendo manufatti fotografici e audiovisivi d’autore relativi in particolare alle Settimane Internazionali della Performance, che si tennero dal 1977 al 1982, nonché ai primi anni di attività del museo nella sede della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, appositamente costruita presso il Fiera District e inaugurata nel 1975. Ad arricchire il patrimonio del museo, che ha recentemente dedicato al tema la sezione espositiva della collezione permanente Rilevamenti d’archivio. Le Settimane Internazionali della Performance e gli anni ’60 e ’70 a Bologna e in Emilia Romagna, arriveranno opere e documenti di: Silvia Lelli, Franco Vaccari, Enrico Scuro, Emanuele Angiuli, Mario Carbone, Antonio Masotti.

“Essere tra i vincitori dell’edizione 2021 del PAC – commenta il direttore del MAMbo Lorenzo Balbi – è particolarmente importante perché andrà oltre la produzione di un’opera o la valorizzazione di un singolo artista, consentendo l’acquisizione di materiali d’archivio che documentano uno dei periodi più vitali della storia artistica del museo e della città di Bologna. Le raccolte pubbliche del Settore Musei Civici Bologna si arricchiscono così di opere fotografiche, video, documenti, oggetti, testimonianze e fonti che renderanno più completa l’esperienza di visitatori e studiosi, supporteranno la ricerca storico-artistica e forniranno terreno fertile per progetti di divulgazione e attività educative.”

“I am with you, I have always been with you, don’t be afraid” , titolo dell’opera giudicata meritevole di finanziamento presentata dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, espressione culturale del Comune di Valsamoggia, è un’installazione-bandiera del duo artistico AntonelloGhezzi che raffigura una foto digitale (scattata in Cile allo European Southern Observatory, libera da diritti d’autore e in seguito modificata) della Via Lattea. L’opera è dedicata ai cittadini di Beirut in seguito all’esplosione avvenuta nella città il 4 agosto 2020 riportando idealmente le parole di conforto che le stelle ci rivolgono durante le difficoltà: “I am with you, I have always been with you, don’t be afraid”.

Nell’intenzione degli artisti, la bandiera della Via Lattea è quella che chiunque nel mondo potrebbe considerare come propria ovvero immaginando un mondo libero di confini nazionali e politici. L’opera verrà installata nello spazio esterno della Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, sede anche del Museo civico archeologico, primo affaccio collinare sulla pianura padana, ad accompagnare altre sculture e opere già collocate e a segnare un legame tra collezione e luoghi antichi (ed appartenenti alla storia) e l’arte contemporanea, che interpreta l’attualità.

“Con questa operazione – commenta con soddisfazione Elio Rigillo, direttore della Fondazione Rocca dei Bentivoglio –, il Museo Civico Archeologico Arsenio Crespellani conferma la propria vocazione ad abbinare la collezione antica con una collezione di arte contemporanea, sul solco di quanto già fatto qualche anno fa con Italian Council e l’opera site specific di Flavio Favelli. AntonelloGhezzi è un duo artistico di grande prospettiva, che ha ottenuto già importanti riconoscimenti. Realizzeranno un’opera che vorremmo incidesse nel sentimento collettivo, nell’immaginario comune, a partire dalla sua collocazione, in quel parco, adiacente alla Rocca ed al Museo, che già ospita le opere di Pirro Cuniberti, Francesco Finotti e del simposio di scultura realizzato nel 2014 con l’Accademia di Belle Arti di Carrara”.

“Siamo molto felici di questo prestigioso riconoscimento – aggiunge il duo vincitore AntonelloGhezzi composto da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi –, soprattutto per il grande valore simbolico che attribuiamo a quest’opera. È un lavoro che ci invita a considerarci parte di un tutto, che ci unisce come umanità sotto un’unica bandiera che non conosce divisioni né barriere. Quando il nostro sguardo si fa ampio e ci vediamo da lontano, anzi da lontanissimo, ecco che le nostre differenze finalmente spariscono”.

 

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