La Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dal dottor Andrea Montis e la Reumatologia del Policlinico, diretta dal prof. Carlo Salvarani, insieme per i pazienti affetti da patologie reumatiche che creano disabilità nelle articolazioni di mani, polsi, piedi e nelle grandi articolazioni. Questi pazienti, infatti, potranno svolgere programmi riabilitativi di Terapia occupazionale all’interno degli ambulatori di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Civile, dove dal 2008, grazie alla donazione dell’Associazione Traumi Cranici, è stato ricostruito un vero e proprio appartamento, dotato di attrezzature domotiche, dove ai pazienti viene insegnato a convivere con la propria patologia nella vita quotidiana, senza stressare le articolazioni. A questi pazienti viene anche insegnata l’importanza di una corretta nutrizione.

Il primo evento di questa collaborazione è stata la preparazione, il 2 agosto scorso, di un pasto completo studiato appositamente per le persone con patologie reumatologiche. Il focus non è stato solo sui valori nutrizionali, ma anche sulle modalità di preparazione. Preparare un pasto completo, dall’antipasto al dolce, utilizzando ricette, utensili e modalità di preparazione adatte a persone con malattie reumatologiche e basate su solide evidenze scientifiche. L’evento è stato realizzato presso la cucina dell’Area di terapia occupazionale dell’Ospedale Civile di Baggiovara da parte di un team multidisciplinare composto da Antonella Celano, Presidente di APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, la dott.ssa Gilda Sandri, reumatologa del Policlinico di Modena, le dott.sse Valentina Bettelli ed Elena Merighi, terapiste occupazionali dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Era presente anche Laura Benedetti dell’Associazioni Traumi Cranici. 

Siamo molto contenti di questa collaborazione – ha affermato il dottor Andrea Montis, Direttore della Medicina Riabilitativa – che ci consente di completare l’offerta assistenziale dell’Area di Terapia Occupazionale, con un percorso che rafforza la collaborazione tra i due stabilimenti in seno all’Azienda Ospedaliero – Universitaria. L’Area di Terapia Occupazionale è nata nel 2009 grazie alla donazione dell’Associazione Traumi cranici con lo scopo di rieducare i pazienti ricoverati nel nostro reparto alla vita di tutti i giorni. Pazienti neurologici, gravi traumi, pazienti dimessi dalla terapia intensiva, necessitano di reimparare gesti che noi diamo per scontati. Ultimamente il team di terapiste occupazionali è rinforzato e questo ci consente di consolidare e potenziare l’attività. Ringrazio a questo proposito tutto i terapisti e la coordinatrice Paola Cavallini.”

L’Ambulatorio di Terapia Occupazionale segue circa 5-6 pazienti giorno ricoverati e 3-4 al giorno in ambulatoriale.  

Cucinare comporta una serie di gesti e azioni che alle persone con patologie reumatologiche e ridotta mobilità articolare possono essere precluse, o comportare notevoli difficoltà – afferma la dott.ssa Gilda Sandri – abbiamo quindi voluto illustrare una serie di tecniche di preparazione di alimenti che aiutino a sopperire il dolore e le difficoltà, basate su studi scientifici. Anche un semplice accorgimento, quale tenere una padella con due mani e non solo con una, può comportare un notevole beneficio a livello articolare ad esempio. I benefici di alcune di queste strategie potranno apparire ridotti nel breve termine, ma si riveleranno fondamentali nel lungo periodo”.

Una corretta alimentazione connessa ad uno stile di vita adeguato alla propria età e condizioni cliniche  possono migliorare la qualità della vita complessiva di chi è affetto da una malattia reumatologica – spiega Antonella Celano, Presidente APMARR – È per questo che, nell’ambito di un’ampia progettualità che APMARR conduce insieme ad ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, abbiamo voluto preparare delle ricette e videoregistrare l’intero processo, al fine di mettere in luce sia l’aspetto nutrizionale che quello legato alle modalità di preparazione, per consentire alla persone con patologie reumatologiche di cucinare piatti sani e prelibati in maniera autonoma. Le videoricette saranno presto fruibili a chiunque”.

Oltre agli accorgimenti individuali di carattere posturale, è importante considerare anche gli spazi e gli strumenti che si hanno a disposizione – precisa la dott.ssa Valentina BettelliLa cucina dell’ambulatorio in cui abbiamo realizzato il pasto completo è in parte domotizzata e composta da elementi che si possono muovere al fine di consentire una postura migliore alla persona che cucina. Il forno, ad esempio, ha un’apertura agevolante che consente alle persone con limitazioni a livello articolare di infornare senza che il peso della teglia gravi troppo sulle mani. Nella nostra cucina troviamo inoltre utensili che costituiscono dei veri e propri ausili, quali apribarattoli elettrici, o posate leggermente inclinate, che possono essere acquistati anche nei negozi comuni e diventare alleati preziosi per tutte le persone con patologie reumatologiche.” conclude la dott.ssa Valentina Bettelli.

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