Domenica 21 agosto, alle ore 6.00, il panorama lunare dei calanchi di Savignano sul Panaro (Ex funicolare ItalCementi), rischiarato dai bagliori dell’alba, risuonerà dei versi di Fabio Chierici, Elisa Nanini, Luca Ispani e Stefano Serri.

Fabio Chierici scrive poesie e prose. Sue poesie sono presenti nelle antologie Rime Amiche – Le poesie del Friends’ Date (Incontri Editrice, 2020) e Chiamami per nome (Incontri Editrice, 2021). In veste di musicista e cantante organizza serate su Fabrizio De André.

Elisa Nanini (Modena, 1994) ha pubblicato la raccolta di poesie Cosa resta dei vetri (Corsiero Editore 2020). I suoi versi sono stati selezionati nello spazio La bottega di Poesia de «La Repubblica», edizione di Bologna (maggio 2019), e in numerosi concorsi poetici.

Luca Ispani (Modena, 1979) inizia a scrivere giovanissimo, affascinato dall’Appennino e dalla natura. Nel 2019 pubblica la prima silloge Il rumore dei passi con ‘roundmidnight edizioni.

Ha vinto premi nazionali e internazionali.

Stefano Serri svolge un’intensa attività letteraria come autore, curatore e traduttore. Tra i numerosi titoli che ha pubblicato figurano le poesie di Cerco casa (Kolibris, 2020), il saggio Idropatici. Storie di poeti e di liquori (Robin, 2020) e il romanzo Adamo e Adamo (italic pequod, 2021). Ha tradotto e curato la pubblicazione di testi di Alain, Descaves, Jules Verne e altri.

A musicare il reading mattutino saranno le melodie di Elena Montorsi (flauto) e Martina Rumi (chitarra).

Elena Montorsi (Sassuolo, 1995) ha iniziato a dedicarsi agli studi flautistici sotto la guida del M° Matteo Ferrari, poi continuati presso il Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna.Segue diversi corsi di perfezionamento con professionisti internazionali. Collabora con associazioni culturali ed Orchestre del territorio finalizzate alla promozione di arte, musica e solidarietà.

Martina Rumi (Lugo, 1999), dopo aver iniziato i propri studi chitarristici con i M° Bettoli e Del Vecchio, dal 2018 frequenta il Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Collabora con le associazioni culturali In Arte e Librarsi alla promozione di arte e musica. Attualmente frequenta il corso di Laurea magistrale in Italianistica presso l’Università di Bologna.

I calanchi di Savignano, fenomeno geomorfologico di erosione del terreno originato dalla natura argillosa del suolo, sono costituiti da profondi solchi che creano un movimento sinuoso nei pendii collinari, dando vita a un paesaggio brullo, suggestivo e quasi surreale, circondato dal verde delle colline.

Per raggiungere la sede dell’iniziativa, ritrovo ore 5.00 presso il parcheggio del ristorante ‘Il Cacciatore’ – via Secchiano 1646 Castello di Serravalle/ Valsamoggia. Si prosegue a piedi con guida verso i calanchi di Savignano lungo via Bottazzone, per raggiungere la teleferica (suggestivo reperto di archeologia industriale) posta sul vecchio percorso del cementificio Italcementi. Alle ore 6.00 avrà inizio l’esibizione.

Al rientro, possibilità di colazione.

Per questo evento non sono previste sedie, è quindi consigliato munirsi di coperta e/o cuscino.

Per maggiori informazioni e dettagli sul programma, www.poesiafestival.it

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