I rappresentanti di Porta Aperta con la dottoressa Ronchetti

Continua l’attività dell’ambulatorio destinato ai migranti aperto all’inizio dell’emergenza ucraina all’interno della Casa della Salute di via Mazzini a Formigine.

Lo spazio, inaugurato in aprile, nasce con l’obiettivo di aiutare a garantire la salute dei profughi in fuga dall’Ucraina e non solo, dando una continuità assistenziale alle persone che arrivano sul territorio munite di STP (Straniero Temporaneamente Presente), codice che permette l’applicazione del diritto all’assistenza sanitaria a stranieri comunitari ed extracomunitari.

Il servizio, presente anche a Modena e a Vignola, è figlio della collaborazione tra i medici volontari di Porta Aperta e l’Azienda USL di Modena ed è destinato, oltre ai profughi, anche ad altre categorie fragili presenti sul territorio.

L’ambulatorio formiginese, così come gli altri due in funzione nei Distretti sanitari di Modena e Vignola, offre gratuitamente prestazioni mediche e specialistiche, nonché medicine utili a curare eventuali patologie riscontrate.

I pazienti vengono inoltre indirizzati, in caso di necessità, verso le attività specialistiche fornite dagli ospedali della provincia, in un percorso di cura completo che non lasci indietro nessuno. In quest’ottica, entro la fine di settembre a Modena verrà attivato un servizio di cure odontoiatriche conservative a cui le persone che accedono agli ambulatori potranno essere inviate. I medici di Porta Aperta forniscono ai profughi anche le informazioni generali sulla rete di servizi sanitari garantiti sul territorio, per metterli a conoscenza di tutte le opportunità di cura a disposizione.

L’apertura degli spazi, di natura temporanea, va nella direzione di garantire presidi di prossimità ai profughi, nell’attesa che, una volta ottenuto il permesso di soggiorno, venga assegnato loro un medico di base. L’ambulatorio formiginese è aperto il martedì 11.30 alle 12.30 e il giovedì dalle 10.30 alle 11.30.

 

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