Il Comune di Modena si costituirà parte civile in due procedimenti penali relativi a vicende in cui sono stati deturpati beni pubblici e di interesse per la comunità: una lapide a ricordo dei Carabinieri caduti, imbrattata nel 2019 durante una manifestazione di cosiddetti antagonisti, e pannelli informativi della biblioteca Delfini, danneggiati nel 2021 durante una delle diverse iniziative no vax di quel periodo.

La decisione di costituirsi parte civile è stata assunta dalla giunta comunale, su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, in quanto si tratta di reati che arrecano danni a manufatti pubblici, con spese per il ripristino che ricadono sull’intera collettività, ma soprattutto perché denotano da parte degli autori la completa mancanza di rispetto per la comunità.
Nel caso dell’imbrattamento della lapide di largo Garibaldi che ricorda i caduti dell’Arma, avvenuto durante la manifestazione anarchica che si svolse il 25 aprile 2019, la giunta sottolinea in particolare l’offesa al decoro, al prestigio e alle qualità morali dei Carabinieri e il disprezzo del sacrificio di quei caduti.

L’episodio della Delfini, invece, è del 17 luglio dello scorso anno, una delle occasioni in cui alla Biblioteca comunale, così come in altri istituti culturali o in uffici pubblici, attivisti non vax hanno inscenato azioni di protesta, in questo caso anche con danneggiamento dei pannelli informativi.
I due procedimenti penali, a carico dei presunti responsabili delle azioni, infatti, sono entrambi per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui (articolo 639 del Codice penale) e le prossime udienze sono previste al Tribunale di Modena il 18 ottobre per i fatti del 2021 e l’11 dicembre per gli eventi del 2019.

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