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La Polizia di Stato è impegnata anche nei controlli finalizzati alla sicurezza delle persone nell’ambito della circolazione stradale attraverso una molteplicità di servizi attuati in diversi settori, tra cui uno dei più rilevanti è il controllo dell’autotrasporto professionale di merci e persone.

Nella giornata di ieri, nel tratto modenese dell’autostrada A1 la Sottosezione di Modena Nord ha proceduto al controllo di un mezzo pesante. Il personale della sottosezione di Modena Nord, insospettito da alcune anomalie di registrazione dei dati estrapolati dal cronotachigrafo, ha accompagno il veicolo presso una officina specializzata che, in tali casi, opera quale ausiliario della Polizia Giudiziaria.

L’esame del software del cronotachigrafo, una scatola nera che registra una seria di dati relativi alla velocità del veicolo ed ai tempi di guida e di riposo del conducente, ha consentito di evidenziare la manipolazione ed alterazione dell’apparecchio.

In tali casi, in realtà molto difficili da scoprire, la sanzione che viene applicata è quella prevista dall’art. 179 del codice della strada che prevede la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.732 e la decurtazione di punti 10 dalla patente che viene inoltre immediatamente sospesa, oltre alla denuncia penale, anche per il titolare dell’azienda, per il reato di cui all’art. 437 per la rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

Inoltre, è stato sottoposto a sequestro il cronotachigrafo mentre il veicolo non potrà essere utilizzato fino ad installazione di un nuovo apparecchio che dovrà essere ripristinato a cura di officina autorizzata.

Gli automezzi destinati al trasporto professionale di merci aventi massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e quelli destinati al trasporto passeggeri ed omologati per più di nove persone, devono essere muniti di cronotachigrafo.

Tuttavia talvolta alcuni conducenti ed alcune aziende del settore prive di scrupoli, cercano di aggirare la normativa sull’utilizzo del cronotachigrafo, omettendo di inserire le scheda di registrazione o le schede individuali del conducente ed arrivando, in taluni casi alquanto più gravi, ad alterare il meccanismo di funzionamento del cronotachigrafo stesso.

I controlli della Polizia di Stato sono molto stringenti; la check list del controllo tipico di un autoveicolo per il trasporto professionale di merci o persone prevede, subito dopo il controllo visivo delle condizioni del veicolo e dei relativi documenti, il controllo dei dati registrati sul cronotachigrafo al fine di verificare il rispetto dei limiti di velocità e dei tempi di guida e di riposo.

 

Nel corso del 2022 i controlli effettuati dalla Polizia Stradale di Modena, sia nella viabilità autostradale di competenza che nella viabilità ordinaria provinciale, hanno permesso di accertare oltre 350 violazioni alla normativa sull’utilizzo del cronotachigrafo, tra cui ben 19 fanno riferimento alla manipolazione dello stesso cronotachigrafo il quale, essendo un apparecchio elettronico digitale viene rielaborato  a livello informatico e strutturale, al fine alterare i dati registrati.

Tale manipolazione consente ai conducenti di guidare per un numero pressoché illimitato di ore, rinunciando ai tempi di riposo e recupero psicofisico, abbattendo considerevolmente i costi per l’azienda scorretta, generando meccanismi di concorrenza sleale ma soprattutto, mettendo a grave rischio l’incolumità degli utenti della strada.

 

 

 

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