Il tentativo da parte di Cipro di scippare il nome “aceto balsamico” rappresenta un attacco all’intero sistema del Made in Italy di qualità. E’ quanto denuncia Coldiretti Modena nel commentare positivamente l’opposizione formale dell’Italia alla proposta cipriota prevede la possibilità di commercializzare come ‘aceto balsamico’ un “prodotto naturale ottenuto aggiungendo all’aceto di vino mosto e/o mosto concentrato e/o mosto di uve concentrato rettificato ottenuto dall’aceto con l’aggiunta di mosto, mosto concentrato e similari”.

L’iniziativa di Cipro rischia anche di andare a ingrossare il mercato internazionale del falso che fattura già oltre 100 miliardi di euro miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che, secondo un’analisi Coldiretti, si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. La proposta cipriota sull’aceto balsamico rischia dunque di diventare un precedente pericoloso contro il quale occorre – sottolinea Coldiretti – attivarsi immediatamente a livello comunitario per garantire la difesa di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy. Sono riconosciuti e tutelati dall’Unione Europea l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, l’Aceto Balsamico di Modena Igp (Indicazione Geografica Protetta) e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Dop. Si tratta – conclude la Coldiretti – di prodotti ottenuti nel rispetto di specifici disciplinari di produzione trasmessi nel tempo da generazioni che devono essere protetti nei confronti delle imitazioni low cost che non hanno nulla a che vedere con i prodotti originali.

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